Il coordinatore dei Riformatori sardi Aldo Salaris ha scritto ai leader nazionali della coalizione di centrodestra sulla scelta del candidato alla presidenza della Regione.
«L’individuazione del prossimo candidato alla Presidenza della Regione Sardegna, se il centrodestra vuole vincere le prossime elezioni regionali, deve necessariamente passare per la Sardegna – ha scritto Aldo Salaris a Giorgia Meloni (FdI), Matteo Salvini (Lega), Antonio Tajani (FI) e Maurizio Lupi (Noi, moderati) -. Secondo i Riformatori sardi quella del futuro Presidente è una scelta tutta sarda, da fare in Sardegna dai Sardi, tenendo conto delle particolarità che caratterizzano l’Isola, in primis la condizione insulare e in seconda battuta quella politica.»
«Si tratta di una scelta – ha aggiunto Aldo Salaris – da operare tenendo conto della situazione politica particolare, che non può essere ignorata. La Sardegna, come ben sapete, vanta una varietà di movimenti e partiti regionali di notevole importanza che non hanno una rappresentanza nazionale ma che, forti di un radicamento nel territorio che ha pochi eguali in altre regioni d’Italia, rappresentano una parte fondamentale, della colazione. Tra questi, i Riformatori sardi non sono soltanto ‘soci fondatori’ del centrodestra nell’isola ma da sempre uno dei più solidi pilastri della coalizione.»
«Da qui – si legge sempre nella nota inviata ai leader nazionali – l’esigenza che siano i sardi per primi a scegliere e condividere la scelta del Presidente che sarà chiamato a rappresentarli dentro e fuori dalla Sardegna. Il futuro è pesantemente condizionato dall’essere l’isola europea più lontana dal continente e ciò, ancora oggi nonostante la modifica costituzionale che ha introdotto nella Carta il principio di insularità, viene trattato come se fosse un problema unicamente sardo, e non una questione che interessa la comunità nazionale.»
«Sopra a questo principio che, voglio ripeterlo, è un diritto dei sardi, siamo pronti a lavorare con l’obiettivo di costruire una coalizione ancora più forte e vincente, che possa rispondere alle esigenze e alle aspirazioni dei cittadini sardi», ha concluso il coordinatore regionale dei Riformatori sardi.