Oltre due anni di attività, tra confronti e scambi di conoscenze, hanno caratterizzato i lavori del progetto di cooperazione internazionale Prenades, chiuso ieri sera a Budoni, nelle iniziative che riguardano l’Italia, tra la Riserva di Biosfera MaB Unesco Tepilora, Rio Posada, Montalbo e quella di Apaneca-Ilamatepec di El Salvador. Un appuntamento simile è in calendario per il prossimo 29 novembre nella cittadina di Apaneca, nel paese centro americano, in vista della fine ufficiale del programma fissata per il 5 gennaio 2024.
All’iniziativa, organizzata nella sala consiliare del centro gallurese e aperta dai saluti del sindaco Antonio Addis, hanno partecipato, in presenza o in collegamento, i diversi attori coinvolti nella realizzazione di Prenades, a iniziare da due rappresentanti della Biosfera giunti per l’occasione da El Salvador, insieme ai vertici di Tepilora, Rio Posada e Montalbo, ad amministratori locali e operatori dei Centri di educazione ambientale e alla sostenibilità (Ceas) dell’area MaB sarda: unica Biosfera dell’Isola e una delle venti riconosciute in tutta Italia dall’Unesco. A fare gli onori di casa per la Regione Sardegna è intervenuto l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu.
Prenades. Il progetto, finanziato dall’Agenzia Italiana Cooperazione e Sviluppo (AICS), vede come capofila la Città Metropolitana di Cagliari, mentre sono partner il Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI) e la Fondazione Soleterre, oltre alla Riserva di Biosfera Tepilora, Rio Posada e Montalbo che il Parco naturale regionale di Tepilora (composto dai territori di Posada, Torpè, Lodè e Bitti) segue come soggetto gestore. Nel periodo di svolgimento del programma di cooperazione si sono tenuti due momenti di interscambio con altrettanti viaggi realizzati da una delegazione sarda partita per El Salvador a novembre 2022 e una ospitata in Sardegna ad aprile 2023. Queste attività hanno permesso di visitare i territori, incontrare le istituzioni, le comunità e le scuole, ma anche di confrontarsi con il mondo delle associazioni e del lavoro che operano nell’ambito dell’ecosostenibilità ambientale e della valorizzazione delle tradizioni e delle culture, così come prefissato dall’Unesco tra i principi fondanti del progetto “Man and the Biosphere” (MaB).
Proprio attraverso Prenades si è intervenuti nella promozione e realizzazione di buone pratiche su gestione ambientale e biodiversità, valorizzazione culturale, sociale e delle antiche tradizioni locali con l’obiettivo di costruire le migliori esperienze di convivenza tra uomo e natura. Lo si è fatto cercando di migliorare le condizioni di vita delle comunità di Apaneca-Ilamatepec facilitando, per esempio, l’accesso a beni primari come l’acqua potabile o facilitando lo sviluppo di prassi innovative nelle nuove realtà d’impresa ecosostenibili e di promozione turistica, capaci di coinvolgere soprattutto le donne delle comunità native di El Salvador.
La data del 24 ottobre, fissata per un bilancio conclusivo su Prenades, è stata scelta per ricordare il nono anniversario dell’istituzione del Parco di Tepilora, votata con legge dal Consiglio regionale della Sardegna proprio il 24 ottobre 2014. La convention di Budoni, dopo i saluti del primo cittadino Addis, ha registrato l’intervento del coordinatore della Riserva di Biosfera Tepilora, Rio Posada e Montalbo, Giuseppe Ciccolini, del coordinatore del progetto Prenades e rappresentante della Città metropolitana di Cagliari, Paolo Mereu, di Fabiana Di Carlo (AICS), in videocollegamento da Roma, e di Paolo Gallizioli, direttore della sede AICS di El Salvador. È stato proiettato un video-racconto realizzato sulla visita della delegazione salvadoregna in Sardegna lo scorso aprile e si è entrati quindi nel vivo delle attività con la spiegazione dei contenuti del progetto di cooperazione affidata alle relazioni di Pierluigi Murru (Città Metropolitana di Cagliari), Dario Conato (CeSPI), Giulia Piva (Fondazione Soleterre), Manuel Amilcar Ramirez del Ciz (Associazione AAP – Asociation Arboles y Agua para el pueblo). Si è proseguito poi con la tavola rotonda “Riserve MAB UNESCO in rete: valorizzare insieme il rapporto uomo-natura”, moderata dalla direttrice del Parco di Tepilora Marianna Mossa, grazie agli interventi di Blanca Maribel Solano de Sosa (coordinatrice del Comité de Gestión de la Reserva de la Biósfera MAB UNESCO Apaneca – Ilamatepec di El Salvador), di Annalisa di Lenardo (coordinatrice della Riserva della Biosfera MaB Unesco Alpi Giulie), di Alessandro Benzoni (Parco naturale Prealpi Giulie) e di Gianluca Serra (sindaco di Genoni), in rappresentanza del progetto di “Candidatura MaB Unesco Sarcidano Barbagia di Seulo”. La parola è passata a Francesco Murgia (referente per la Riserva di Biosfera MaB Unesco di Tepilora, Rio Posada, Montalbo) che ha affidato l’analisi di bilancio finale e la chiusura dei lavori all’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu. Alcune domande dal pubblico hanno infine arricchito il confronto.
Riconosciuta dall’Unesco nel 2017 a Parigi, la Riserva di Biosfera MaB di Tepilora, Rio Posada e Montalbo si estende su un territorio di oltre 165mila ettari in 17 Comuni della Sardegna centro orientale abbracciando l’alta Barbagia, la Baronia, la bassa Gallura e il Monteacuto. I suoi circa 50mila abitanti vivono nei paesi di Alà dei Sardi, Bitti, Buddusò, Budoni, Galtellì, Irgoli, Loculi, Lodè, Lula, Onanì, Orune, Osidda, Padru, Posada, San Teodoro, Siniscola e Torpè.