La giuria composta dalla presidente Neria De Giovanni, da Anthony Muroni e da Vanessa Roggeri ha comunicato i nomi dei sei finalisti, tre per ciascuna sezione, della quinta edizione del Premio Letterario Internazionale “Canne al vento” di Galtellì, quest’anno particolarmente partecipato con oltre 150 racconti. A tal proposito esprime grande soddisfazione il sindaco di Galtellì Franco Solinas: «Siamo molto felici del risultato. È stata una piacevole sorpresa raggiungere un numero così ampio di racconti, che i giurati confermano essere di grande qualità. Ancora una volta, con Grazia Deledda e con il Premio viene portato nel mondo il nostro paese, Galtellì. Crediamo nel valore della cultura, che ci ha premiato con questo straordinario risultato, ottenuto anche grazie all’ottimo lavoro svolto dal Club di Jane Austen Sardegna e dalla direttrice artistica Giuditta Sireus. Ringrazio anche i giurati Neria De Giovanni, Anthony Muroni e Vanessa Roggeri per aver messo al servizio del Premio la loro competenza e per il grande amore manifestato per Galtellì».
Altrettanto entusiasta la giuria, come dichiarato dalla presidente Neria De Giovanni: «Abbiamo esaminato i racconti pervenuti notando una grande qualità dei testi, superiore al passato, che testimonia una crescente attenzione alle tematiche deleddiane e in particolare a quelle presenti in “Canne al vento”, ampiamente valorizzate nei racconti. I partecipanti, sardi e non, hanno recepito i valori universali presentati da Deledda e li hanno fatti propri sviluppandoli in contesti anche lontani dalla Sardegna».
Due le sezioni previste dal bando: una per i racconti in italiano e inglese, l’altra per quelli in lingua sarda. I finalisti della prima sezione sono Ilenia Perra con il racconto “Io sono Efix”, Alessandra Jorio con “Radici” e Simona Incollu con “S’arridellu”. Per la sezione dedicata ai racconti in lingua sarda i finalisti sono Giuseppe Angelo Puliga con “Boghes”, Vincenzo Pisanu con “Giovanna de sa contonera” e Franceschina Loddo con “Zente tua morte tua”.
«Anche per quanto riguarda il sardo abbiamo rilevato un’ottima qualità dei componimenti – prosegue Neria De Giovanni -. La terna dei finalisti dà conto della ricchezza della lingua, rappresentata in questo caso da tre varianti. Un altro elemento che emerge da questi racconti è l’attenzione all’attualità: il sardo diventa strumento per raccontare il presente dimostrando di essere una lingua più che mai viva.»
Ai primi classificati delle due sezioni andranno 500 euro ciascuno. Per l’assegnazione del riconoscimento è necessario che gli autori finalisti siano presenti alla cerimonia di premiazione, fissata per domenica 19 novembre a Galtellì.