-36% nel 2022 sul 2021 e -13% tra il 2022 e il 2021: sono questi i numeri, rispettivamente, relativi ad aziende e produzioni nel settore dell’olivicoltura in Sardegna resi noti nella sede della Camera di commercio Nuoro, dalla Società Cooperativa Agricola Op per il settore olio d’oliva, olive da tavola e altri prodotti, che fa riferimento a Coldiretti Sardegna, in collaborazione con Coldiretti Nuoro Ogliastra. All’appuntamento hanno partecipato oltre ai vertici di Apos e di Coldiretti Nuoro Ogliastra, anche un centinaio tra olivicoltori e trasformatori.
Per il presidente e il direttore, Leonardo Salis e Alessandro Serra: «L’Op Apos ha avviato da tempo un percorso di crescita repentino in tutta la Sardegna e anche nel nostro territorio che cerca di diversificare e soprattutto di investire sui giovani che stanno sempre più occupando una fetta delle nostre produzioni il fermento che esiste nel nostro territorio è la dimostrazione che c’è tanta voglia di superare la monocoltura del pastoralismo e questo ha dei riflessi importanti e positivi sui percorsi di ripopolamento in un territorio che soffre particolarmente il problema dell’abbandono».
«L’aggregazione è un elemento fondante della sopravvivenza stessa delle aziende olivicole in un mercato molto dinamico dove l’esperienza delle realtà più strutturate va in soccorso di quelle meno strutturate anche per trasferire competenze e innestare fiducia – sottolinea Antonello Fois, presidente dell’Op Apos – abbiamo messo in campo tutte le nostre esperienze anche con il supporto di Unaprol e di Evo School, per sostenere il sistema oleario del Nuorese e rivitalizzare la filiera.»
Antonio Caria