Le composizioni del chitarrista sardo Cristian Marcia in distribuzione in tutto il mondo. Nei giorni scorsi la prestigiosa casa editrice musicale canadese Les production d’Oz ha pubblicato lo spartito di Suite Mediterranea – I quadri di un ambiente, scritta da Marcia nel 2019. Entro la fine dell’anno saranno pubblicati anche gli spartiti delle suite Is Stasonis-Le Stagioni, composta nel 2020, durante la chiusura forzata causata dal Covid, e Is Musicas – Voyages, scritta nei primi mesi di quest’anno.
La fortunata collaborazione è nata nei mesi scorsi, quando Éric Dussault, direttore di Les production d’Oz ha proposto a Cristian Marcia di lavorare insieme dopo essere rimasto colpito dalle musiche ascoltate sul suo canale You Tube. Cristian Marcia è ora tra i nuovi artisti messi sotto contratto dall’etichetta, fondata nel 1986 e rapidamente cresciuta affermandosi come leader nell’editoria per la chitarra classica e, dal 2010, anche per tutti gli altri strumenti orchestrali. In Italia, così come in Europa, gli spartiti dell’artista sardo saranno distributi da Hal Leonard Europe, già distributore degli spartiti di celebri compositori come Giuseppe Verdi, ma anche di quelli delle star di oggi tra le quali spiccano Bob Dylan, Adele, Andrea Bocelli, Taylor Swift.
Per Cristian Marcia si tratta di un traguardo importantissimo. Ma il risultato è un’occasione di preziosa visibilità anche per la Sardegna, terra che come si evince sin dai titoli con il suo mare cristallino, i venti impetuosi, i suoi selvaggi paesaggi naturali, ha ispirato non poco l’artista isolano che ha chiesto venisse usata un’immagine del Parco di Molentargius, per la copertina dello spartito appena pubblicato.
«Ormai sono 35 anni che vivo a Parigi – racconta Cristian Marcia -. Il forte legame che mi unisce alla mia terra l’ho però sempre sentito vivo ed è per questo che i titoli dei miei brani sovente sono anche in lingua sarda.»
Lingua sarda, ma non solo: le composizioni del chitarrista isolano, come l’ultima, spesso portano contemporaneamente anche titoli in francese (la lingua del paese d’adozione di Cristan) e in inglese, la lingua universalmente parlata. «In questo modo- prosegue l’artista- è possibile comunicare in un mondo globalizzato, comprendere nuove culture, nuove tradizioni e costumi».