Le dieci diocesi sarde hanno partecipato al bando che stanzia i contributi per la realizzazione di centri di aggregazione che assolvano alla funzione di contrasto alle devianze giovanili. Si tratta di 15 milioni di euro, cinque ad annualità fino al 2025, stanziati con l’ultima Legge Finanziaria, a cui l’assessorato degli Enti locali ha dato seguito con la pubblicazione del bando chiuso oggi.
«La partecipazione di tutte le Diocesi sarde è un segnale per noi importantissimo – spiega l’assessore degli Enti locali, Aldo Salaris -. Obiettivo della Regione è di prevenire forme di disagio anche mediante la pianificazione e l’implementazione di misure e azioni di contrasto alle condizioni di emarginazione sociale nell’ambito delle quali rivestono grande importanza i centri di aggregazione e formazione sociale che con questo bando abbiamo voluto sostenere. La buona politica e il buon governo – ha proseguito Aldo Salaris – passano anche per l’impegno concreto affinché vengano create condizioni favorevoli alla crescita sana dei giovani. La realizzazione di centri in grado di agevolare l’inclusione e a sostenere le buone pratiche giovanili rappresenta il primo tassello per uno sviluppo sano, equo e giusto della società. I giovani sono il futuro della Sardegna – ha concluso l’assessore degli Enti locali -. Sostenerne la crescita con progetti di questo genere è un dovere a cui la Regione ha dato una risposta pronta e decisa.»
Hanno partecipato al bando tutte le diocesi (Cagliari, Tempio-Ampurias, Iglesias, Ozieri, Lanusei, Nuoro, Sassari, Alghero-Bosa, Oristano, Ales-Terralba). Partirà ora la fase istruttoria da parte degli Uffici ed entro il 31 dicembre verranno impegnate le risorse.