A Norbello il grande sogno continua. È ormai da quattordici stagioni che il suggestivo e dinamico paesino del Guilcer mette in moto il suo ineguagliabile apparato ospitale per accogliere campionesse e campioni del tennistavolo mondiale. Accade normalmente di vedere gare d’alto livello grazie alle due locali formazioni di A1 maschile e femminile. Ma l’asticella si solleva ulteriormente quando si avvicina la festa dell’Immacolata e di conseguenza una nuova intelaiatura del Trofeo Internazionale “Città di Norbello”, sempre pronto a richiamare interpreti d’élite, come nel caso di questa edizione n. 14. Dopo l’emozionante gara tra Nazionali femminili (italiana e portoghese) dello scorso anno, nel centro Sardegna le migliori specialiste e specialisti di provenienza mondiale, gravitanti in Italia e non solo, sono stati attratti anche dal montepremi allettante di 4.800 euro che movimenta il TOP 12 Assoluto femminile e maschile. Il torneo federale, che ha preso corpo con la collaborazione della Federazione Italiana Tennistavolo, può vantare nomi di assoluto prestigio; e, infatti, la platea norbellese è in fibrillazione perché come già accaduto lo scorso anno torna da queste parti l’ex Niko Stefanova, protagonista della finale scudetto del 2014, più in forma che mai da quando decise, proprio indossando per la seconda volta la maglia giallo blu, di riaprire il capitolo pongistico dopo sei anni di stop. Ma i tifosi sardi in genere esulteranno anche per l’arrivo di Johnny Oyebode, atleta della Nazionale assoluta maschile che gioca nel campionato tedesco. Sono solo due invitanti assaggini di una doppia competizione che nella palestra comunale si svilupperà per una decina di ore ininterrottamente a partire dalle ore 10:00. Per i curiosi più titubanti è forse utile ribadire che nonostante si assista ad un grande evento sportivo l’ingresso sarà gratuito.
Come da tradizione il presidente del sodalizio autoctono Simone Carrucciu ha sguinzagliato le sue conoscenze per allestire un programma di supporto che potesse concedere anche momenti culturali, staccati momentaneamente dal contesto prettamente agonistico.