Un giallo internazionale tra rapimenti, minacce terroristiche e “fuoco amico” ne “Il viaggio di Nicola Calipari”, uno spettacolo di Fabrizio Coniglio, protagonista sulla scena con Valentina Beotti (produzione Tangram Teatro – Torino) in cartellone sabato 9 dicembre, alle 20.30, al TsE di Is Mirrionis a Cagliari per la Stagione 2023-2024 di Teatro Senza Quartiere organizzata dal Teatro del Segno nell’ambito del progetto pluriennale Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro 2017-2026. Una pièce avvincente ispirata al sequestro della giornalista Giuliana Sgrena, corrispondente de Il Manifesto e collaboratrice di Die Zeit (che sarà presente in sala e incontrerà il pubblico al termine dello spettacolo insieme agli artisti): fermata da un commando armato il 4 febbraio 2005 a Baghdad, dove avrebbe dovuto realizzare interviste e reportages sull’Iraq e tenuta in ostaggio da una Organizzazione dello jihād islamico, venne finalmente liberata il 4 marzo ma sulla via dell’aeroporto una violenta sparatoria investì l’auto su cui si trovava, causando la morte dell’agente segreto Nicola Calipari e il ferimento dell’inviata e dell’autista.
“Il viaggio di Nicola Calipari” ripercorre i momenti cruciali della tragedia: dal rapimento di Giuliana Sgrena ai giorni della prigionia, tra le reazioni alla notizia, gli appelli e le manifestazioni, le richieste dei terroristi e le difficili trattative, infine la liberazione dell’ostaggio e l’inatteso intervento delle forze statunitensi sulla Route Irish, che capovolse l’esito della missione e ancora falsità e omissioni nelle ricostruzioni dei fatti, da cui scaturiscono dubbi e incertezze sulle relazioni politiche e diplomatiche tra gli Stati.
Una pagina del recente passato rivive sulla scena in un racconto a due voci, basato su documenti e testimonianze, nel tentativo di far luce sulla verità. «Si parla di Nicola Calipari, della situazione dell’Iraq, della drammaticità dei rapimenti – sottolinea Fabrizio Coniglio – sono convinto che parlare ai giovani sotto forma di spettacolo, con una narrazione non retorica e noiosa, possa interessarli e catturarli anche su tematiche importanti e allo stesso tempo difficili come quelle riguardanti la guerra e la nostra storia contemporanea».