L’evoluzione dei linguaggi propri della musica tradizionale della Sardegna nelle pratiche coreutiche e nelle formule strumentali è il tema che sarà trattato nella prossima “Cunferentzia Aberta” di Musas e Terras, in programma per lunedì 18 dicembre, alle 18.00, presso l’Auditorium “G. Lilliu” dell’ISRE, in via Mereu 56 a Nuoro. L’incontro fa parte di una serie di eventi prodotti dall’associazione CAMPOS in coordinamento con l’Università di Cagliari e col sostegno dell’ISRE.
Il dialogo tra studiosi e musicisti prenderà spunto dalla documentazione scientifica e antropologica conosciuta intorno ai sistemi più antichi di musica strumentale e vocale, le launeddas e il canto polifonico e gutturale prima di tutto, per seguire poi con una analisi dell’evoluzione legata alla comparsa di strumenti non autoctoni, come la chitarra e i mantici e, infine, le più recenti forme di contaminazione tra la musica di tradizione orale e il jazz, la popular music e la musica d’arte.
A discuterne, in un dialogo aperto con gli ascoltatori corredato da numerosi documenti storici ed esempi performativi saranno Marco Lutzu, docente di etnomusicologia presso l’Università di Cagliari, Roberto Milleddu, professore di etnomusicologia al Conservatorio di Cagliari G.P. Da Palestrina, Ignazio Zucca, suonatore e studioso delle launeddas, Tonino Leoni, ricercatore e profondo conoscitore delle danze popolari. Aprirà i lavori il presidente dell’ISRE Stefano Lavra.
Durante la serata sarà possibile ascoltare le performance di uno dei relatori, il suonatore di launeddas Ignazio Zucca.