Il consigliere regionale del M5S Michele Ciusa, è il primo firmatario di una mozione (presentata oggi) che affronta nello specifico le numerose criticità ancora presenti nell’isola nella gestione della patologia diabetica.
«In questo momento importantissimo per la Sanità in Sardegna, che vede al centro del dibattito politico la riforma sanitaria regionale, abbiamo deciso di preparare una mozione dedicata al diabete, una patologia che rappresenta una grande piaga per la nostra Regione. In Sardegna i diabetici sono 120mila, un numero che fa balzare l’Isola ai vertici nazionali (e non solo) per quanto riguarda l’incidenza della patologia in rapporto alla popolazione. Con questa mozione, frutto del lavoro del Gruppo di un anno, portiamo infatti avanti delle richieste specifiche – sostiene Michele Ciusa -. In un momento in cui la maggioranza si appresta a portare in Aula una riforma che mette al centro le poltrone, che nulla ha a che vedere con i problemi dei cittadini, noi abbiamo invece deciso di affrontare gli aspetti della sanità che più ci interessano, quelli vicini alle persone, come la gestione della patologia diabetica in Sardegna, la Regione con il più alto tasso di diabetici al mondo, dopo la Finlandia. Condizione che dovrebbe far supporre che proprio in Sardegna si trovino le migliori cure, ma non è affatto così. Purtroppo, l’isola risulta arretrata persino rispetto ad altre regioni d’Italia. Inoltre, come abbiamo appreso in questi mesi, un terzo dei morti per Covid in Italia soffriva di diabete.»
Nell’atto promosso da Michele Ciusa vengono avanzate tre richieste: «Innanzitutto chiediamo la massima trasparenza all’interno della Commissione del prontuario terapeutico regionale (in cui addirittura non è presente neanche un diabetologo): ad oggi, infatti, non sappiamo quando si riunisce, di quali argomenti discute e per quale motivo la scelta dei farmaci da inserire venga fatta esclusivamente guardando al risparmio e non tenendo conto che ogni euro investito oggi sarà un euro risparmiato domani».
«Secondo – prosegue Michele Ciusa – chiediamo l’introduzione della cartella diabetologica elettronica, uno strumento utile sia ai pazienti sia ai medici. Il paziente potrà recarsi in qualsiasi presidio sanitario dell’isola e mettere al corrente il medico delle sue condizioni di salute con un solo clic. Non solo: l’utilizzo dei dati immessi in rete permetterà alla Sanità regionale di rispondere adeguatamente alle reali esigenze del territorio.»
Terzo tema affrontato è quello dei microinfusori: «In Sardegna sono obsoleti (del 2017) e non al passo con i tempi, ma soprattutto sono distribuiti in numero uguale per ciascun distretto, senza tener quindi conto delle effettive necessità che gli stessi distretti possono avere in base al numero dei diabetici che vi si rivolgono».