Questa mattina, nella Prefettura di Cagliari, è stata posta la firma sul protocollo per la regolamentazione ed del “Nodo centralizzato di controllo e supervisione delle reti di sicurezza” che permetterà ai comuni di adeguare i loro sistemi di videosorveglianza alla tecnologia della Rete Telematica regionale.
Erano presenti l’assessora regionale degli Affari generali, Valeria Satta, ed il Prefetto, Bruno Corda.
«Fin dal mio insediamento – ha dichiarato Valeria Satta – ho ritenuto fondamentale privilegiare questo progetto con la Prefettura ed il mMinistero dell’Interno che permetterà ai Comuni di dotarsi di un sistema di controllo sul territorio innovativo per efficienza ed interconnessione. Si tratta di un salto di qualità nei sistemi di sicurezza, in quanto da adesso in poi tutti i dispositivi collegati parleranno la stessa lingua: abbiamo così sopperito agli ostacoli di comunicazione riscontrati nelle fasi precedenti, dovuti alla disomogeneità degli impianti.»
La piattaforma è costituita da un data center unico capace di connettere, attraverso la rete telematica regionale in fibra, tutti gli impianti di videosorveglianza finanziati dalla Regione, per consentire che le immagini provenienti dagli impianti Tvcc comunali siano processabili e accessibili.
Ogni ripresa delle telecamere che abbia come oggetto atti criminosi o vandalici sarà fruibile in tempo reale dalle forze dell’ordine e dal centro elaborazione dati del ministero dell’Interno.
L’amministrazione regionale ha anche assicurato di non accedere in alcun modo alle immagini e ai dati acquisiti, al fine di garantire il massimo livello di privacy.
Erano presenti l’assessora regionale degli Affari generali, Valeria Satta, ed il Prefetto, Bruno Corda.
«Fin dal mio insediamento – ha dichiarato Valeria Satta – ho ritenuto fondamentale privilegiare questo progetto con la Prefettura ed il mMinistero dell’Interno che permetterà ai Comuni di dotarsi di un sistema di controllo sul territorio innovativo per efficienza ed interconnessione. Si tratta di un salto di qualità nei sistemi di sicurezza, in quanto da adesso in poi tutti i dispositivi collegati parleranno la stessa lingua: abbiamo così sopperito agli ostacoli di comunicazione riscontrati nelle fasi precedenti, dovuti alla disomogeneità degli impianti.»
La piattaforma è costituita da un data center unico capace di connettere, attraverso la rete telematica regionale in fibra, tutti gli impianti di videosorveglianza finanziati dalla Regione, per consentire che le immagini provenienti dagli impianti Tvcc comunali siano processabili e accessibili.
Ogni ripresa delle telecamere che abbia come oggetto atti criminosi o vandalici sarà fruibile in tempo reale dalle forze dell’ordine e dal centro elaborazione dati del ministero dell’Interno.
L’amministrazione regionale ha anche assicurato di non accedere in alcun modo alle immagini e ai dati acquisiti, al fine di garantire il massimo livello di privacy.
«Pensiamo – ha concluso Valeria Satta – ai numerosi atti intimidatori nei confronti dei sindaci, o alle esigenze di sicurezza necessarie in particolari aree cittadine di maggiore sensibilità quali le zone di ingresso e uscita dai centri, o ancora in prossimità di scuole e ospedali: avere un sistema di videosorveglianza integrato consentirà di intervenire subito in quanto il controllo da parte delle forze dell’ordine avverrà in tempo reale.»
Antonio Caria