A 46 giorni dall’apertura dei seggi, il 25 febbraio, i sardi non conoscono ancora la composizione degli schieramenti che saranno presenti sulle schede sulle quali saranno chiamati ad esprimere le loro preferenze e, soprattutto, tutti i candidati alla presidenza della Regione per il quinquennio 2024/2029.
La situazione interna al centrosinistra è nota da tempo, con la divisione creatasi al momento in cui il cosiddetto “Campo largo” ha scelto come candidata alla Presidenza la vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle Alessandra Todde. L’ex presidente Renato Soru s’è opposto con fermezza a questa scelta, scendendo ufficialmente in campo come candidato alla Presidenza e chiedendo le primarie per la scelta definitiva unitaria dell’intero centrosinistra, richiesta non accolta. Tutti i tentativi di mediazione – a dire la verità abbastanza “timidi” – sono naufragati ed una delle forze che fino a qualche giorno fa lavoravano ancora in questa direzione, i Progressisti, oggi hanno ufficializzato l’abbandono della “Coalizione sarda” di Renato Soru ed il ritorno nel “Campo largo” a sostegno di Alessandra Todde. Il leader dei Progressisti Massimo Zedda ha invitato a fare lo stesso passo Renato Soru, ricevendo un fermo “NO”. Massimo Zedda, intanto, ha presentato ufficialmente il simbolo con il quale i Progressisti si presenteranno agli elettori il 25 febbraio, nel quale comparirà il suo nome, e ha annunciato che non si candiderà al Consiglio regionale ma tornerà in campo nella corsa per l’elezione del nuovo sindaco di Cagliari (è già stato sindaco del capoluogo regionale dal 2011 al 2019).
La situazione è più confusa che mai anche nella coalizione di centrodestra, dove l’investitura del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu (FdI) scaturita dal tavolo regionale, non è stata accettata da Lega e PSd’Az che continuano a rivendicare la ricandidatura del presidente uscente Christian Solinas. Lo scontro è durissimo. Lega e PSd’Az contestano le modalità seguite per la scelta di Paolo Truzzu e confidano in un ribaltone dal tavolo nazionale.
Nel centrodestra, intanto, l’ex vicepresidente della Regione Alessandra Zedda ha annunciato la sua discesa in campo come candidata alla presidenza della Giunta, con una sua lista.
Il 25 febbraio è molto vicino ma la confusione regna ancora sia nel centrosinistra sia nel centrodestra e le forze politiche sarde non stanno dando certamente un buon esempio ad una Sardegna che vive una crisi senza precedenti recenti.
Giampaolo Cirronis