“Gestione e trattamento dei comportamenti disfunzionali nelle persone autistiche e con disabilità intellettiva”: è il titolo del corso di formazione organizzato dalla Asl n. 1 insieme all’Aou di Sassari nell’ambito del progetto regionale “Quality of life 7-21” finanziato dall’Istituto Superiore di Sanità.
Tre giorni di alta formazione rivolti ad educatori, neuropsichiatri infantili, logopedisti, terapisti della riabilitazione psichiatrica, psicologi, neuropsicomotricisti, insegnanti e genitori. Le prime due giornate si sono svolte negli scorsi giorni nella sala meeting della palazzina H del complesso di via Rizzeddu. La terza e ultima giornata è prevista per domani, 19 gennaio.
La formazione segue un percorso tracciato nell’ottobre scorso nell’ambito del convegno “Costruire insieme qualità di vita per bambini e giovani con autismo” e del seminario clinico rivolto agli operatori e svolto in collaborazione con l’ospedale Bambin Gesù di Roma. In quell’occasione si sono definiti i percorsi differenziati per la formulazione del piano educativo-terapeutico individualizzato e del progetto di vita basati sui costrutti di ‘Quality of Life’ con particolare attenzione alla fascia d’età 7-21 anni.
«L’efficacia dei trattamenti per ridurre i comportamenti problematici è strettamente correlata agli interventi abilitativi per le persone con autismo – ha spiegato Serafino Corti, docente del corso e direttore del dipartimento delle disabilità della Fondazione Sospiro -. Questo può avvenire solamente grazie a percorsi specifici indirizzati a formare familiari e operatori per una condivisione comune delle strategie psicoeducative da applicare. Se c’è un lavoro congiunto di comprensione e di intervento, l’efficacia per ridurre i comportamenti problematici aumenterà.»
E’ un piano operativo dei servizi che ha come obiettivo quello di migliorare la qualità della vita della persona autistica e della sua famiglia attraverso la creazione di percorsi individualizzati e assistenziali appropriati.
«La Asl di Sassari si è inserita in questo progetto finanziato dalla Regione per costruire una rete fra i vari operatori del Nord Sardegna e di tutta la Regione. Un progetto che segue le linee guida dell’Istituto superiore di sanità e si basano sulle evidenze scientifiche (evidence based). Lavoriamo molto sulla formazione degli operatori e sulla prevenzione dei comportamenti problema», ha sottolineato la dottoressa Ica Manca, neuropsichiatra infantile e direttrice della Struttura semplice dipartimentale disturbi dello spettro autistico della Asl di Sassari.
Fondamentale quindi la prevenzione e la formazione. L’intento è quello di ottimizzare e potenziare le esperienze pregresse estendendole, in presenza di evidenza di buone pratiche, a tutta la regione.