«La Regione ha già manifestato la propria volontà di dare sostegno alla neonata Fondazione Dna Ogliastra, sia per dare gambe ai progetti legati agli studi scientifici, sia per la tutela e la conservazione dei campioni che custodiscono il prezioso materiale genetico. Riteniamo che questo progetto debba avere il più ampio appoggio possibile e meriti attenzione anche a livello nazionale.»
A pronunciare queste parole è stato l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, che ieri a Roma, ha incontrato la vicepresidente della dodicesima Commissione Igiene e Sanità del Senato, Maria Cristina Cantù, per presentare l’iniziativa a tutela del Dna ogliastrino.
All’incontro erano presenti anche la senatrice sarda, Lina Lunesu (componente della medesima commissione parlamentare), e Flavio Cabitza, (presidente dell’associazione Identità ogliastrina).
«È stato un incontro positivo – ha concluso Mario Nieddu -. Abbiamo riscontrato particolare interesse per l’iniziativa e gli obiettivi che si propone di raggiungere. Il patrimonio genetico dei nostri centenari rappresenta un tesoro di tutti i sardi e non solo. I campioni di Dna provenienti da una delle cinque ‘blu zone’ del pianeta, aree che si contraddistinguono per la longevità della propria popolazione, sono di grande attrattività per la ricerca scientifica e rappresentano un’opportunità irrinunciabile per la Sardegna, anche sotto il profilo della promozione di un territorio dove gli stili di vita e le produzioni tipiche riflettono una comunità che ha tradizioni uniche e secolari.»
A pronunciare queste parole è stato l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, che ieri a Roma, ha incontrato la vicepresidente della dodicesima Commissione Igiene e Sanità del Senato, Maria Cristina Cantù, per presentare l’iniziativa a tutela del Dna ogliastrino.
All’incontro erano presenti anche la senatrice sarda, Lina Lunesu (componente della medesima commissione parlamentare), e Flavio Cabitza, (presidente dell’associazione Identità ogliastrina).
«È stato un incontro positivo – ha concluso Mario Nieddu -. Abbiamo riscontrato particolare interesse per l’iniziativa e gli obiettivi che si propone di raggiungere. Il patrimonio genetico dei nostri centenari rappresenta un tesoro di tutti i sardi e non solo. I campioni di Dna provenienti da una delle cinque ‘blu zone’ del pianeta, aree che si contraddistinguono per la longevità della propria popolazione, sono di grande attrattività per la ricerca scientifica e rappresentano un’opportunità irrinunciabile per la Sardegna, anche sotto il profilo della promozione di un territorio dove gli stili di vita e le produzioni tipiche riflettono una comunità che ha tradizioni uniche e secolari.»
Antonio Caria