Gli studenti hanno incontrato e ascoltato la testimonianza di Alessandro Gallo, esperto impegnato nella sensibilizzazione e divulgazione delle ingiustizie della mafia e presidente di Caracò, tra le associazioni promotrici del progetto
È partito anche in alcune scuole della Sardegna il progetto “Onda pazza – Il filo della memoria” (che si propone di creare momenti di riflessione e divulgazione sul tema della legalità e della memoria coinvolgendo 35 scuole di 7 regioni italiane – Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Lazio, Campania, Sicilia e Sardegna).
Ha preso inizio a novembre il progetto nazionale riservato agli istituti scolastici sardi interessati al progetto. Nell’isola, grazie all’iniziativa dell’associazione Propositivo, sono cinque gli istituti d’istruzione secondaria di primo e secondo grado coinvolti, tra cui I.I.S. Sebastiano Satta, Istituto Comprensivo N. 1 “Giannino Caria”, Istituto Comprensivo Statale N. 2 “Binna – Dalmasso” (Macomer), I.I.S. Mariano IV d’Arborea (Ghilarza), I.I.S. G.A. Pischedda (Bosa).
Oltre ad Alessandro Gallo, esperto impegnato nella sensibilizzazione e divulgazione delle ingiustizie della mafia e presidente di Caracò, tra le associazioni promotrici del progetto, sono stati coinvolti Matteo Sechi (fotografo, videomaker, trainer Erasmus Plus e formatore nelle scuole), Gianluca Atzori (presidente di Propositivo, giornalista e sinologo) e Giuseppe Sedda (studente di grafica presso accademia di belle arti di Sassari).
Le tematiche sono state affrontate nella prima parte del progetto con modalità differenti negli istituti superiori e inferiori. Nella prima lezione è stato chiesto ai ragazzi di trovare delle parole o dei nomi che fossero legati alla mafia partendo con l’analisi dei termini proposti e i relativi meccanismi che identificano i processi della criminalità organizzata.
Questa prima fase che ha visto coinvolti gli studenti ha prodotto ottimi risultati nei due ordini di scuola.
Nella seconda fase è stato creato un piccolo testo con una valutazione attenta e l’approfondimento di alcune delle parole trovate dagli studenti in classe.
Il testo servirà per creare un breve video che trasmetta il significato di quello che secondo gli studenti è la mafia.
La metodologia cambia a seconda degli istituti perché nelle medie è stato chiesto di spiegare come potrebbero raccontare la mafia a un loro coetaneo, utilizzando similitudini e metafore di vita quotidiana o scolastica.
Con i ragazzi delle superiori è stato fatto compilare un questionario dove venivano elencate alcune dinamiche legate alla mafia in Sardegna, con loro verrà fatto un lavoro più approfondito sulla ricerca delle parole e la creazione del video.
I ragazzi hanno preso spunto e ispirazione grazie all’incontro con il testimone Alessandro Gallo.
Nel plesso di Ghilarza però il progetto “Onda Pazza” è stato unito al progetto “Volta Pagina”, un programma scolastico mirato alla creazione di un giornale che in questo anno è giunto alla quindicesima edizione.
L’obiettivo è quello di far capire ai ragazzi che la mafia e la criminalità organizzata è ovunque, compresa la Sardegna, ma anche di far trasmettere un messaggio di legalità e di lotta contro le ingiustizie.