«Il crollo delle assunzioni è un dato allarmante. Secondo le stime riportate dall’Inps, la contrazione delle assunzioni riscontrata ad aprile 2020,rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è pari al – 83%. Una drammatica conseguenza della chiusura di numerose attività produttive e del calo della domanda verificatosi a seguito del lockdown. Secondo l’Osservatorio sul precariato dell’Inps la flessione interessa in particolare i contratti a termine che hanno fatto registrare un saldo negativo pari a -499.000 nel solo mese di aprile. L’emergenza sanitaria ha lasciato il posto ad una gravissima crisi economico sociale. Purtroppo, i dati dell’Inps rischiano di essere soltanto un’anticipazione di quello che ci attende a settembre quando cesserà il blocco dei licenziamenti. Si preannuncia una catastrofe occupazionale senza precedenti, con effetti potenzialmente devastanti sul piano della tenuta sociale. Il Governo esca dai palazzi e dalla sua stessa propaganda e prenda contatto con la dura realtà. Non è più pensabile affrontare tale situazione con il mero assistenzialismo o mediante misure tampone. E’ necessario immettere subito liquidità nell’economia reale, attraverso investimenti, taglio delle tasse e derogando alle procedure burocratiche previste dai contratti pubblici, al fine di sbloccare i cantieri e riattivare il mercato del lavoro.»
Lo ha detto Paolo Capone, segretario generale dell’UGL, in merito al crollo delle assunzioni registrato dall’Inps nel mese di aprile.