Mirtò punta sul sei. La sesta edizione del festival internazionale del mirto non perde di vista le sue
caratteristiche, all’insegna della qualità e delle eccellenze nel campo dell’artigianato, dell’enogastronomia, della cultura e delle tradizioni. La vocazione di Mirtò, il festival internazionale del Mirto, resta immutata ma si evolve, in un percorso che valorizza i prodotti della tradizione sarda. L’appuntamento è per i giorni dal 17 al 21 agosto, in una versione che manterrà la propria struttura itinerante, ma tutta all’interno della città di Olbia. Una soluzione che vuole premiare la scelta dell’amministrazione olbiese, con in prima fila il sindaco Settimo Nizzi, insieme agli assessori al Turismo e alla Cultura, Marco Balata e Sabrina Serra e con l’assessora dello Sport, Silvana Pinducciu, di puntare ancora una volta su Mirtò: aggiungendo un giorno in più di programmazione e valorizzando i luoghi simbolo della città.
I luoghi. Piazza Nassiriya, San Ponziano, San Simplicio. Poi il centro storico di Olbia: partendo da Corso Umberto e piazza Elena di Gallura, via Olbia, fino a piazza Matteotti e il Museo archeologico dell’isola di Peddone. Il Festival del Mirto punterà molto sulla riscoperta di suggestivi angoli della città. Diventeranno palcoscenico naturale per la programmazione di una serie di eventi. Ma la vera grande novità sarà l’utilizzo della nuova piazzetta-corte all’interno dell’edificio dell’ex Scolastico, nuova sede del comune di Olbia, tra corso Umberto e via Garibaldi. La corte dell’ex Scolastico tornerà a svolgere la funzione che ha avuto in passato ad Olbia: un luogo di aggregazione, dove ci saranno anteprime cinematografiche, con la proiezione di film all’aperto. Ma anche la sede di una esposizione di prodotti artistici: opere di pittori, scultori, oltre ad esibizioni musicali. Un altro dei luoghi simbolo di Olbia che rivivrà i fasti del passato, rivisitato però in chiave moderna. Tutti gli eventi ospitati saranno accompagnati dalla degustazione dei vini del Consorzio del Vermentino di Gallura Docg.
I piatti. Un altro dei punti qualificanti della sesta edizione del Festival internazionale del Mirto sarà rappresentato dalla valorizzazione della tradizione dei piatti sardi. Mirtò ha concepito un sistema di
valorizzazione dei piatti tipici galluresi e sardi chiamato Mirtò Street Food Experience. Quest’anno il
concetto sarà in parte modificato. Mirtò ha infatti concluso un accordo con la Confcommercio di Olbia, rappresentata dal presidente Pasquale Ambrosio e con l’assessorato del Turismo di Marco Balata, che prevede che, come nella prima edizione di Mirtò del 2016, i piatti tipici della rassegna vengano rivisitati dai ristoratori olbiesi, in modo da creare una filiera commerciale capace di proporre al pubblico le ricette della tradizione in chiave originale ed accattivante.
Archeologia. La storia, la cultura, le tradizioni. La promozione del territorio resta uno dei punti
qualificanti del progetto di Mirtò, il Festival internazionale del Mirto, che si svolgerà dal 17 al 21 agosto ad
Olbia. In questo senso resta una costante l’attenzione per l’archeologia, che quest’anno si manifesterà con
l’evento “Navi, Traffici, Mercati”, dedicato al racconto e lo studio della Sardegna nelle rotte del
Mediterraneo, tra preistoria ed età romana. Olbia e il mare in età antica: un passaggio suggestivo che rivelerà il ruolo della città come centro di interconnessioni culturali nel Mediterraneo.
Il Festival. Mirtò conferma ancora una volta la propria visione di progetto di marketing territoriale, che ha come vocazione la promozione delle eccellenze enogastronomiche, artigianali e culturali della Sardegna a livello regionale, nazionale ed internazionale. Mirtò è partner ufficiale del Rally Italia Sardegna ed è stato presente nei grandi eventi internazionali quali il Gran Premio di Formula 1 a Monza, la tappa del Giro d’Italia di ciclismo ad Olbia, il Monza Rally Show, il Mondiale Triathlon TNatura e il Mondiale Fia Karting Audi sport. Il sesto Festival del Mirto si conferma poi un evento di caratura internazionale, accogliendo operatori sardi ed internazionali le cui produzioni sono caratterizzate dalla presenza della nota pianta mediterranea. Visione cosmopolita dimostrata dalla presenza di Casa Sardegna in importanti fiere internazionali, da Amsterdam alla Germania. Casa Sardegna è il marchio nato all’interno del festival Mirtò per valorizzare le eccellenze sarde, che ospita la selezione dei migliori produttori agroalimentari, artigiani ed artistici all’interno delle strutture Mirtò. Un format di successo che ha accompagnato Mirtò nei principali eventi in Sardegna, Italia ed Europa. Tra i protagonisti i produttori di mirto della Sardegna, le cantine vinicole del Consorzio di tutela del Vermentino di Gallura Docg, i produttori delle Città dell’olio della Sardegna, una selezione di artigiani e artisti sardi e associazioni culturali locali.