«Vorrei chiarire e spiegare alcune mie dichiarazioni un po’ provocatorie, sebbene in parte fraintese, riguardanti le risorse umane dell’Ente, in particolare per quanto riguarda i ‘numeri’, che volevano soltanto evidenziare l’esigenza di limitare quanto più possibile lo smart working e quindi riavere quanto prima il personale in servizio in Palazzo.»
A dichiararlo è il sindaco di Quartu Sant’Elena, Stefano Delunas, che aggiunge: «Voglio infatti ricordare che il numero dei dipendenti del Comune di Quartu, a causa del prolungato blocco delle assunzioni che ci ha imposto lo Stato e al pensionamento di tanti lavoratori, è decisamente inferiore al fabbisogno. Per questo anzi ringrazio tutti coloro che quotidianamente si prodigano perché la macchina amministrativa vada avanti tra mille difficoltà. Ed è evidente che lo abbiano fatto anche durante la fase emergenziale della pandemia di Coronavirus, nonostante il problema della carenza di personale si sia esplicitato con ancor maggior evidenza.»
«Di sicuro – ricorda Stefano Delunas – infatti non solo noi, ma tutte le pubbliche amministrazioni italiane si sono trovate in difficoltà perché non pronte, anche dal punto di vista informatico, alla gestione di una emergenza di tale portata, anche a causa delle normative introdotte proprio per imporre restrizioni riguardo la presenza in sede del personale, oltre che degli utenti. Ma ora che la situazione sta tornando alla normalità sarebbe importante che tutti gli uffici ‘in sofferenza’ riprendano ad operare come sempre.»
«Pur capendo la validità del sistema organizzativo basato sullo smart working, per chi ha bambini – conclude Stefano Delunas – reputo, infatti, che andrebbe meglio regolamentato e affinato, così come detto anche dall’assessore regionale al Lavoro Alessandra Zedda. La volontà dell’Amministrazione comunale è quindi quella di far rientrare i dipendenti nelle sedi comunali, ovviamente nel rispetto della massima sicurezza.»
A dichiararlo è il sindaco di Quartu Sant’Elena, Stefano Delunas, che aggiunge: «Voglio infatti ricordare che il numero dei dipendenti del Comune di Quartu, a causa del prolungato blocco delle assunzioni che ci ha imposto lo Stato e al pensionamento di tanti lavoratori, è decisamente inferiore al fabbisogno. Per questo anzi ringrazio tutti coloro che quotidianamente si prodigano perché la macchina amministrativa vada avanti tra mille difficoltà. Ed è evidente che lo abbiano fatto anche durante la fase emergenziale della pandemia di Coronavirus, nonostante il problema della carenza di personale si sia esplicitato con ancor maggior evidenza.»
«Di sicuro – ricorda Stefano Delunas – infatti non solo noi, ma tutte le pubbliche amministrazioni italiane si sono trovate in difficoltà perché non pronte, anche dal punto di vista informatico, alla gestione di una emergenza di tale portata, anche a causa delle normative introdotte proprio per imporre restrizioni riguardo la presenza in sede del personale, oltre che degli utenti. Ma ora che la situazione sta tornando alla normalità sarebbe importante che tutti gli uffici ‘in sofferenza’ riprendano ad operare come sempre.»
«Pur capendo la validità del sistema organizzativo basato sullo smart working, per chi ha bambini – conclude Stefano Delunas – reputo, infatti, che andrebbe meglio regolamentato e affinato, così come detto anche dall’assessore regionale al Lavoro Alessandra Zedda. La volontà dell’Amministrazione comunale è quindi quella di far rientrare i dipendenti nelle sedi comunali, ovviamente nel rispetto della massima sicurezza.»
Antonio Caria