Fervono i preparativi in vista della terza edizione della rassegna Foreste Aperte nel Parco di Tepilora, organizzata grazie ai finanziamenti della Regione Sardegna e della Fondazione di Sardegna. L’appuntamento primaverile, che aprirà le porte dei territori e dei paesi dell’area protetta ai tanti visitatori attesi nelle quattro tappe in programma, partirà il 7 aprile a Torpè per proseguire il 21 a Lodè, il 25 a Posada e il 28 aprile, a Bitti. Come da tradizione al centro delle attività, aperte a tutte le fasce di età e, soprattutto, alle famiglie, ci saranno le escursioni nei boschi e nelle zone umide del Rio Posada. Si attraverseranno sentieri curati dal personale dell’Agenzia regionale Forestas dove si verrà accompagnati da guide ambientali e volontari del Club Alpino Italiano (CAI). Queste giornate saranno l’occasione per grandi e piccoli di riscoprire antiche tradizioni grazie a una serie di laboratori formativi ed esperienziali che spazieranno dall’agroalimentare locale alla musica e ai balli tipici di queste comunità. Si potranno quindi fare la pesca sportiva e le pedalate all’aria aperta, ma anche conoscere gli animali che popolano il Parco e quelli domestici che si trovano nelle nostre fattorie. E poi sport, cultura, storia, intrattenimento e formazione ambientale con le escursioni in trenino e in kayak tra lago di Torpè e Rio Posada, i laboratori sulla micologia e sulle straordinarie varietà vegetali che nascono spontanee, fino a scoprire gli angoli più nascosti dove le rocce modellate da pioggia e vento contribuiscono al racconto più suggestivo di questi luoghi incontaminati. Alla riscoperta delle campagne si affiancherà anche la visita di alcuni paesi, in particolare Lodè e Posada, dove lungo i viottoli in pietra si potranno attraversare i centri storici fino in cima ai borghi, tra castelli e belvedere. Tante iniziative pensate per soddisfare le diverse esigenze dei visitatori, con l’obiettivo di raccontare al meglio una giovanissima area protetta da curare e valorizzare sempre di più.
«Con Foreste Aperte abbiamo la possibilità di promuovere l’enorme valore ambientale presente nei nostri territori in un racconto condiviso che vede operare assieme Ente Parco, amministrazioni comunali, Centri di Educazione ambientale, operatori privati e tantissime associazioni sportive, culturali e di volontariato. Una macchina dell’accoglienza su cui dobbiamo credere per venire incontro alle esigenze dei visitatori che arrivano da diverse zone della Sardegna, ma anche per coinvolgere sempre di più le comunità dell’area protetta verso la conoscenza delle ricchezze naturali e culturali, che descrivono al meglio territori e storia dei nostri paesi», ha detto il presidente del Parco di Tepilora, Giuseppe Ciccolini.