Dopo il grande successo della prima edizione, torna a Sassari il 13 aprile (ore 20.00) a S’ALA-Spazio per artist* di via Giorgio Asproni 17/A il Premio internazionale di arti performative S’Empatia, ideato, curato e organizzato dall’associazione culturale S’ALA. Inaugurato nel 2023 e intitolato alla memoria dell’imprenditore sassarese Carlo Solinas, già presidente del Teatro Verdi, instancabile e generoso promotore delle arti e degli artisti, in particolare giovani ed emergenti, il premio ha come criteri di assegnazione i valori della qualità artistica e della qualità umana, l’empatia evidenziata nel titolo.
Non solo abilità tecnica, quindi, ma capacità di comunicare con gli altri, di creare comunità, di fare rete. Queste le qualità che contraddistinguono anche chi riceverà il premio quest’anno. Il nome della persona o del progetto premiato sarà svelato solo il 13 aprile, durante una serata speciale, una vera e propria festa per celebrare la creatività e l’amicizia, che si aprirà alle 20.00 con un aperitivo e si chiuderà, dopo la premiazione, con un dj set a cura del dj, producer e live performer Noi/Amedeo Inglese. L’evento è aperto a tutti e i partecipanti sono invitati a esprimersi attraverso un originale dress code a tema “Sindria/Watermelon/Anguria”, declinabile in mille modi diversi secondo la propria personale fantasia. Il tema scelto quest’anno per il dress code, oltre a rappresentare l’estate imminiente, è un rimando all’emoji usata sui social per esprimere solidarietà al popolo palestinese.
La seconda edizione del Premio S’Empatia è un’edizione speciale, nella quale lo sguardo di S’ALA si volge oltre i confini del campo artistico, per pensare all’empatia in maniera più ampia. In occasione della serata del 13 aprile il team di S’ALA annuncerà la persona o progetto che riceverà il premio di 1.500 euro e condividerà con il pubblico sassarese le modalità con cui il Premio S’Empatia sarà strutturato per le edizioni future
«Il Premio S’Empatia è un premio creato da persone che si occupano di arte, ed essere artista significa osservare, rielaborare e reinventare il mondo in cui viviamo – spiega Moreno Solinas, direttore artistico di S’ALA -. L’apertura, la curiosità e l’impegno di Carlo Solinas, che ispirano il Premio, ci portano dunque a non voler chiudere possibilità rispetto a chi lo possa vincere, anche per assicurarci che il denaro del Premio vada a supportare la persona o il progetto che ci sembrerà giusto sostenere anno per anno. Il Premio nasce per incoraggiare la comunità artistica, ma non escludiamo che possa diventare un’occasione perchè la comunità artistica sostenga altre cause.»