«Oggi ho rassegnato le mie dimissioni dal partito della Lega. È sempre difficile chiudere un capitolo della propria vita, se poi questo coinvolge l’impegno politico, al quale ho dato tutto me stesso allora diventa anche doloroso.»
A scriverlo, sulla sua pagina Facebook, è stato Andrea Piras che aggiunge: «Si arriva però a un momento in cui si deve dire basta e preservare la propria integrità morale. La Lega da me conosciuta, di cui facevo parte da ben prima dei clamorosi risultati elettorali del 2019, era un movimento che imperniava le sue priorità sui valori dell’ascolto e della condivisione».
«Ho provato – prosegue Andrea Piras -, quindi, profondo dispiacere nel constatare che, per quanto riguarda la struttura sarda, sono stati traditi tali valori fondanti.»
«Il Segretario regionale – scrive Andrea Piras – ha scelto la formula dell’”uomo solo al comando” una dinamica che, a mio avviso, è incompatibile con il DNA Lega che ha sempre fatto dell’ascolto e valorizzazione di militanti e simpatizzanti la sua guida.»
«I risultati dell’ultima tornata elettorale, purtroppo, hanno dato ragione al sentire comune quando si prevedeva il disfacimento totale del movimento, in caso in cui la scelta dei candidati fosse ricaduta su figure, certamente valide, ma decisamente lontane dai valori e degli ideali della Lega – conclude Andrea Piras che annuncia il passaggio all’Udc –. Infatti, oggi il solo rappresentante della Lega nel Consiglio Regionale della Sardegna non ha una storia leghista, non ha condiviso il progetto che ha fatto crescere il partito e che iniziava a dar frutti, non tanto sulle percentuali al seggio, ma con la crescita e il radicamento territoriale, vero pilastro di qualsiasi iniziativa politica.»
Antonio Caria