«Facile fare misero sciacallaggio, soprattutto da coloro che ben conoscono il funzionamento del sistema scolastico regionale, fornendo false informazioni, con il solo scopo di acquisire facili consensi guidati dal più becero populismo, e con il pericolo di bloccare ogni tentativo per salvare la classe e di conseguenza l’Istituto.»
A pronunciare queste parole è stato il sindaco di Castelsardo, Antonio Maria Capula, che ha voluto replicare ad alcune dichiarazione sulla vicenda legata alla prima classe dello storico Liceo Scientifico di Lu Bagnu.
«Il Direttore del Dipartimento Scolastico della Sardegna, il dott. Francesco Feliziani, chiaramente ha comunicato che con 8 alunni iscritti, e non 12 come si vuole far credere falsamente – ha aggiunto l’assessora Raffaela Posadino – precisa che è impossibile aprire una prima classe in qualsiasi plesso di qualunque indirizzo. Inoltre ha specificato tutto ciò che purtroppo si conosce: la classe si apre con un minimo di 20 alunni, ma può venir derogata se gli alunni iscritti a Gennaio siano almeno un minimo di 12/15 in base alle realtà scolastiche, e che l’organico di diritto è già stabilito dopo la chiusura delle iscrizioni, anche se di fatto viene stabilito a seconda delle deroghe. Oltre a ciò, ha specificato che è inutile cercare iscrizioni di facciata, cioè quelle in pratica dove gli alunni poi non frequenteranno, con l’avviso di un’ispezione alla scuola se solo vi fosse il dubbio di iscrizioni fasulle. Un tentativo, anche legato all’emergenza sanitaria Covid-19, richiedendo qualsiasi deroga per il distanziamento scolastico, è stato inutile. Per questo abbiamo voluto darne notizia alla stampa per avere ancora più forza nelle nostre giuste rimostranze.»
Un caso che è finito anche in Consiglio regionale grazie ad un’interrogazione presentata da Gianfranco Satta (Progressisti) e Pietro Moro (Udc-Cambiamo) all’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu.
«Appena insediati – si legge nella nota diramata dagli amministratori – l’Amministrazione Capula ha ricevuto in eredità, dalla precedente amministrazione Cuccureddu, la perdita dell’autonomia scolastica dell’Istituto Comprensivo Eleonora d’Arborea dal febbraio 2019, considerato le iscrizioni inferiori alle 600 unità. Immediatamente eletti Castelsardo ha lottato per incorporare l’Istituto Comprensivo di Nulvi all’interno di quello di Castelsardo, con audizione sia dei sindaci di Castelsardo e Nulvi, che degli assessori, in Provincia, in Regione ed in Commissione regionale scolastica, con la chiara volontà di un accorpamento che avrebbe permesso all’Istituto di Castelsardo di mantenere i numeri per una dirigenza sicura e stabile nel tempo. Purtroppo, l’assessore Andrea Biancareddu, anche lui appena insediato, ha preferito lasciare le autonomie di fatto esistesti e di rivalutare la situazione per il prossimo anno scolastico.»
«Dispiace, pertanto, leggere tra le righe, della soddisfazione di alcuni – conclude Antonio Capula – per una scelta imposta alla nostra Città in cui tutti dovremmo essere invece uniti, compatti e soprattutto sinceri nei confronti e nel rispetto di tutti.»
A pronunciare queste parole è stato il sindaco di Castelsardo, Antonio Maria Capula, che ha voluto replicare ad alcune dichiarazione sulla vicenda legata alla prima classe dello storico Liceo Scientifico di Lu Bagnu.
«Il Direttore del Dipartimento Scolastico della Sardegna, il dott. Francesco Feliziani, chiaramente ha comunicato che con 8 alunni iscritti, e non 12 come si vuole far credere falsamente – ha aggiunto l’assessora Raffaela Posadino – precisa che è impossibile aprire una prima classe in qualsiasi plesso di qualunque indirizzo. Inoltre ha specificato tutto ciò che purtroppo si conosce: la classe si apre con un minimo di 20 alunni, ma può venir derogata se gli alunni iscritti a Gennaio siano almeno un minimo di 12/15 in base alle realtà scolastiche, e che l’organico di diritto è già stabilito dopo la chiusura delle iscrizioni, anche se di fatto viene stabilito a seconda delle deroghe. Oltre a ciò, ha specificato che è inutile cercare iscrizioni di facciata, cioè quelle in pratica dove gli alunni poi non frequenteranno, con l’avviso di un’ispezione alla scuola se solo vi fosse il dubbio di iscrizioni fasulle. Un tentativo, anche legato all’emergenza sanitaria Covid-19, richiedendo qualsiasi deroga per il distanziamento scolastico, è stato inutile. Per questo abbiamo voluto darne notizia alla stampa per avere ancora più forza nelle nostre giuste rimostranze.»
Un caso che è finito anche in Consiglio regionale grazie ad un’interrogazione presentata da Gianfranco Satta (Progressisti) e Pietro Moro (Udc-Cambiamo) all’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu.
«Appena insediati – si legge nella nota diramata dagli amministratori – l’Amministrazione Capula ha ricevuto in eredità, dalla precedente amministrazione Cuccureddu, la perdita dell’autonomia scolastica dell’Istituto Comprensivo Eleonora d’Arborea dal febbraio 2019, considerato le iscrizioni inferiori alle 600 unità. Immediatamente eletti Castelsardo ha lottato per incorporare l’Istituto Comprensivo di Nulvi all’interno di quello di Castelsardo, con audizione sia dei sindaci di Castelsardo e Nulvi, che degli assessori, in Provincia, in Regione ed in Commissione regionale scolastica, con la chiara volontà di un accorpamento che avrebbe permesso all’Istituto di Castelsardo di mantenere i numeri per una dirigenza sicura e stabile nel tempo. Purtroppo, l’assessore Andrea Biancareddu, anche lui appena insediato, ha preferito lasciare le autonomie di fatto esistesti e di rivalutare la situazione per il prossimo anno scolastico.»
«Dispiace, pertanto, leggere tra le righe, della soddisfazione di alcuni – conclude Antonio Capula – per una scelta imposta alla nostra Città in cui tutti dovremmo essere invece uniti, compatti e soprattutto sinceri nei confronti e nel rispetto di tutti.»
Antonio Caria