Per la scuola sarda il PNNR è un’importante opportunità da quasi 18 milioni di euro, stanziati per i 122 istituti della regione e per interventi che mirano a contrastare l’abbandono scolastico, superare il divario territoriale, migliorare l’edilizia scolastica. Se ne è parlato nel corso di un incontro organizzato a Cagliari dalla Cisl Scuola del capoluogo, cui ha preso parte la segretaria nazionale Ivana Barbacci. Le risorse del PNNR, è emerso durante i lavori aperti dalla segretaria della Cisl scuola territoriale, Susanna Serra, sono espressamente destinati alla riduzione dei divari nelle competenze e al potenziamento dell’inclusione; per la formazione digitale del personale; per gli interventi sull’edilizia scolastica; per la realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento (le classroom e i lab); nuovi percorsi per le professioni digitali del futuro. A fronte di questi ambiziosi obiettivi, la Cisl denuncia le criticità che si riscontrano nell’attuazione delle linee di intervento del PNNR, a iniziare dalle tante incombenze amministrative e i carichi burocratici che rallentano la realizzazione degli interventi e compromettono il rispetto delle scadenze. C’è poi la carenza di risorse umane nella fase della progettazione, l’assenza di verifiche preventive dei bisogni, il deficit di coinvolgimento delle istituzioni scolastiche.
«I fondi dedicati alla scuola – ha detto Susanna Serra – rappresentano la possibilità di miglioramento degli ambienti di apprendimento, strettamente legati alla condizione di benessere per studenti e lavoratori (docenti, personale ata). Spazi accoglienti, stimolanti, tecnologici, sicuri, sono funzionali all’apprendimento, rendono piacevole stare a scuola, ampliare le conoscenze e competenze. Dal PNNR – ha aggiunto la segretaria territoriale – ci aspettiamo organici necessari per la buona gestione della scuola, personale competente e in formazione continua, il riconoscimento del lavoro aggiuntivo che serve per l’attuazione dei progetti del Piano. Ci sono poi altri aspetti che possono contribuire a migliorare la vita scolastica, come il potenziamento delle strutture sportive ed una maggiore attenzione alla dieta degli studenti nelle mense. Il benessere porta alla serenità lavorativa, alla collaborazione tra scuola e famiglie, ad avere studenti felici e soddisfatti – ha concluso Susanna Serra -. Come scuola, come comunità educante, il nostro obiettivo è quello di formare ed educare gli studenti di oggi che saranno i cittadini della società di domani.»