Dal 1 al 5 maggio ritorna S’Atobiu (l’incontro),
L’iniziativa, nata nel novembre del 2022, quest’anno si sdoppia: il 1 e il 2 maggio a ospitare il festival sarà Tertenia, mentre il 4 e 5 maggio ci si sposta a Selargius, nella sede dell’Asce.
«Il tema scelto per questa terza edizione – spiegano gli organizzatori – è quello dell’educazione, l’educazione libertaria e la Pedagogia degli Oppressi di Paulo Freire, che saranno analizzati con una particolare attenzione alla loro possibile declinazione all’interno della scuola pubblica statale. Verrà dedicato, inoltre, uno spazio al ricordo di Elisa Nivola, la più importante pedagogista sarda del secondo novecento. Come nelle edizioni precedenti, le tavole rotonde, i confronti, gli scambi e le interazioni, saranno intervallati da laboratori e momenti conviviali.»
Hanno assicurato la propria partecipazione Francesco Codello, filosofo e pedagogista, fondatore della Rete dell’Educazione Libertaria e membro dell’European Democratic Education Community; Claudia Secci, docente di pedagogia e psicologia dell’Università di Cagliari e autrice di numerose pubblicazioni e saggi; Paolo Vittoria, uno dei maggiori studiosi di Freire a livello internazionale, professore associato di pedagogia generale e sociale all’Università di Napoli Federico II e condirettore della rivista Educazione Aperta; Maria De Biase, dirigente scolastica ed ecologista; Lorenzo Natella, educatore, attivista sociale nei movimenti per i beni comuni e nella Rete delle scuole popolari di Roma, co-fondatore delle associazioni Officine Civiche e Ciampino Bene Comune; Daniele Altieri e Ausilia Medda dell’associazione “SpazioAcca”, una Onlus che, ispirandosi ai principi di solidarietà sociale, opera per la valorizzazione e promozione umana e sociale, in particolar modo, delle persone con disabilità e/o in situazione di difficoltà, al fine di tutelarne la dignità e migliorare la qualità della loro vita; Pierpaolo Piludu attore e autore di testi teatrali presso “Cada Die Teatro”; Domenico Lucano, in collegamento da Riace, con cui si parlerà del carattere anche educativo del “Modello Riace”.