“Le nostre vite chiuse”, è la singolare mostra performance di un creativo percorso d’arte che si sviluppa dalla Piazza Sebastiano Satta al Circolo Culturale “Sa Bena”, in Via San Martino 17, a Nuoro. L’evento ideato integralmente (istallazioni e realizzazione opere, testo e regia) dall’inesauribile e versatile artista Zarga Martini, si avvale della presentazione vocale di Antonello Piredda e della voce recitante ed azioni sceniche di Maria Daniela Carta, performer di abilità comunicativa che ha vivacizzato la socialità e l’interconnessione con il pubblico presente all’evento, proponendo e donando delle ideali poetiche “viti” ed armoniose note musicali di risensate speranze.
La mostra performance dell’affermata scenografa e digital art Zarga Martini, ospitata dal 2 al 16 maggio a “Sa Bena”, è la lettura ed interpretazione in arte del momento storico e sociale del periodo pandemico.
E la stessa Zarga a raccontare che le opere esposte sono il frutto della sua produzione nel 2020, realizzate «per tenere impegnata la mente e non cadere nel senso di vuoto e nell’inquietudine di quei giorni, segnati dalla paura e incertezze»; le stesse creazioni si esprimono rivoluzionarie e come momento cruciale «in composizioni dagli evidenti spazi reclusi, incasellati e delimitati da ostacoli: cieli e mari reticolati, spiagge silenziose e deserte». Rappresentazione chiara della condizione umana, nello spaccato di vita quotidiana, vissuta solo pochi anni fa.
Le rappresentazioni non rinunciano ad omaggiare e rivisitare, quasi come un’àncora di significativa salvezza e con sensibilità creativa intimamente personale, gli elementi della cultura sarda; una serie di lavori astratti, con la potenzialità di colori brillanti e vivaci, cercano di scaldare “il cuore stretto nell’angoscia di quei giorni del 2020”, per condurre la mente in un salutare viaggio sensoriale di profumi cromatici e sensazioni di delicata e profonda estetica. Tutto il percorso creativo-narrativo ed espositivo, tra emozioni e soggettività, si fonde e amalgama in magica teatralità, gestualità, sonorità, trasformazioni, luci e voci coinvolgenti, per ribadire l’idea, audace ed energica, del preferenziale formativo senso d’arte che Zarga Martini ha maturato ed applicato in teatro e scenografia.
Il periodo pandemico, oltre all’impatto sanitario, ha determinato conseguenze sul tessuto sociale-personale; problematico, per tanti, come reinventarsi la vita e riprendere con nuove dinamiche e sensibilità relazionali, emozionali, affettive ed artistiche con i tratti dell’innovazione e sperimentazione. Il settore creativo, generale potenziale di crescita economica, nel periodo pandemico di isolamento e chiusura ha elaborato le tante possibilità e diversità espressive che, attraverso un’analisi del momento, potessero governare un nuovo sviluppo intellettuale, salvaguardare la vitalità culturale e generare una ripartenza con i segni della coesione sociale.
Il preoccupante periodo 2020 ha accelerato lo sviluppo di nuove piattaforme di elaborazione digitale, dai suggestivi contenuti creativi e culturali dell’arte; forgiato un valore nuovo di arte che proietta verso le esigenze delle giovani generazioni e del presente sviluppo tecnologico. L’arte creativa, come in un ricorso alle idealità futuriste, ha riacquistato dinamicità e velocità di proposta.
Preziose e interessanti ricerche internazionali hanno studiato quanto accaduto sul fronte economico e specificatamente nel settore creativo a conseguenza della pandemia. Il raffronto con i dati del 2019 per arti dello spettacolo e musica, sono rispettivamente in Europa -90% e -76% , mentre le arti visive hanno sfiorato una riduzione di -40%. Dunque, i settori più intraprendenti dell’industria creativa e culturale hanno vissuto uno shock e danno incolmabile che solo ora, anche per chi lavora nel digitale, inizia a intravedere e cogliere un bagliore in fondo al tunnel.
L’artista, proprio per il suo ruolo, trova sempre più difficoltà nello sviluppare arte e cultura, all’interno delle nuove opportunità, a condizioni eque.
La mostra performance di Zarga Martini è una stimolante e propositiva ripartenza con le consapevolezze, umane ed artistiche, maturate durante la pandemia. Il sorprendente percorso espositivo si compone di tre sezioni e propone opere realizzate con tecniche miste (collage, acrilico, grafica, composizioni con assemblaggio di materiali diversi, etc.). Significativo questo nuovo corso artistico in miscellanea di arti, che attinge ninfa ed energia dall’Isola, ed ha il cuore pulsante nella città di Nuoro.
Zarga Martini è figura artistica affermata e attenta alla digital art, apprezzata e conosciuta da Milano a New York, promuove lo sviluppo di strategie artistiche digitali, in sintonia con i tempi e competenze delle professioni tecnologiche emergenti, che operano in scenari di realtà virtuale e realtà aumentata.
Consiglio vivamente di visitare la mostra a “Sa Bena”, per l’evidente spiriton innovativo e propositivo di coinvolgenti riflessioni.
Cristoforo Puddu