«Dopo la manifestazione del 16 giugno 2020, nell’incontro tenutosi alla presenza dell’assessore della Sanità, on. Mario Nieddu, del Direttore generale, dott. Marcello Tidore, dei rappresentanti di Areus e di Ats, sono stati presi degli impegni importanti e di rapida attivazione. Tra questi, l’immediata discussione per procedere ai correttivi urgenti ed essenziali, da inserire nell’attuale convenzione in essere, affinché si potesse procedere alla proroga per i sei mesi necessari ad avviare il tavolo di lavoro sull’adeguamento della convenzione alle normative del terzo settore.»
Lo si legge in una nota diramata da Paolo Emmolo (rappresentante Associazioni “Libere” afferenti alla C.O. di Cagliari), Lucia Coi (Rappresentante “Anpas”), Francesco Ladinetti (Rappresentante Cooperative sociali afferenti alla C.O. di Sassari), e Marco Usai (Rappresentante Cooperative Sociali afferenti alla C.O. di Cagliari) che aggiungono: «Anche se con un certo scetticismo, dopo che l’Assessore ci ha confermato la delega data ad Areus per sviluppare, con noi, le varianti da inserire, abbiamo definito una convenzione condivisa a larga maggioranza. Questo è stato raggiunto con comprensibili forti difficoltà, che ci hanno costretto ad allungare i tempi di discussione».
Lo si legge in una nota diramata da Paolo Emmolo (rappresentante Associazioni “Libere” afferenti alla C.O. di Cagliari), Lucia Coi (Rappresentante “Anpas”), Francesco Ladinetti (Rappresentante Cooperative sociali afferenti alla C.O. di Sassari), e Marco Usai (Rappresentante Cooperative Sociali afferenti alla C.O. di Cagliari) che aggiungono: «Anche se con un certo scetticismo, dopo che l’Assessore ci ha confermato la delega data ad Areus per sviluppare, con noi, le varianti da inserire, abbiamo definito una convenzione condivisa a larga maggioranza. Questo è stato raggiunto con comprensibili forti difficoltà, che ci hanno costretto ad allungare i tempi di discussione».
«Dopo l’accordo definito con Areus, con una certa perplessità – ribadiscono i rappresentanti – abbiamo ricevuto una convocazione in videoconferenza con l’assessorato, per il 14 di luglio. Quella che, secondo i programmi, doveva essere una sostanziale ratifica degli accordi raggiunti, con la sperabile apertura ad un’adesione unanime, è stata, invece, un altro momento di rivisitazione totale dell’accordo raggiunto, con forti indicazioni di rifiuto di parti già concordate. La riunione si è conclusa con l’impegno dell’assessorato di rivalutare i punti modificati, confrontandosi con Areus e procedere con un incontro da effettuarsi nella settimana tra il 20 e il 26 di luglio per la conclusione dell’accordo e l’avvio del tavolo per la convenzione da attivare il prossimo anno. A tutt’oggi, non abbiamo ricevuto alcuna convocazione nei tempi previsti e non si ha notizia di alcuna convocazione futura.»
«Amareggia constatare – concludono i rappresentanti – come figure istituzionali di grande importanza, sottovalutino temi essenziali come il soccorso di emergenza e si dimostrino inaffidabili negli impegni e nella correttezza dei rapporti con i rappresentanti della società civile. Rileviamo un costante tentativo di rinviare i problemi senza risolverli, magari arrivando, ancora una volta, a imporre decisioni unilaterali e irricevibili approfittando di periodi di oggettiva difficoltà ad effettuare azioni di contrasto. Come già specificato nella nostra ultima comunicazione, invitiamo tutte le organizzazioni operanti nel servizio di soccorso d’emergenza a non siglare alcun documento, magari inviato il 15 di agosto, non condiviso dalla nostra rappresentanza. In mancanza di serie risposte a quanto da noi sollecitato, intendiamo avviare opportune iniziative di protesta che formalizzeremo nei prossimi giorni.»
«Amareggia constatare – concludono i rappresentanti – come figure istituzionali di grande importanza, sottovalutino temi essenziali come il soccorso di emergenza e si dimostrino inaffidabili negli impegni e nella correttezza dei rapporti con i rappresentanti della società civile. Rileviamo un costante tentativo di rinviare i problemi senza risolverli, magari arrivando, ancora una volta, a imporre decisioni unilaterali e irricevibili approfittando di periodi di oggettiva difficoltà ad effettuare azioni di contrasto. Come già specificato nella nostra ultima comunicazione, invitiamo tutte le organizzazioni operanti nel servizio di soccorso d’emergenza a non siglare alcun documento, magari inviato il 15 di agosto, non condiviso dalla nostra rappresentanza. In mancanza di serie risposte a quanto da noi sollecitato, intendiamo avviare opportune iniziative di protesta che formalizzeremo nei prossimi giorni.»
Antonio Caria