Anche alcune zone del territorio di Cagliari saranno al centro della sperimentazione del tanto contestato 5G. La fase di sviluppo della nuova rete di connessione sarà utilizzata dagli smartphone, ma anche da elettrodomestici, auto, semafori, lampioni ed orologi.
A questo proposito, però, il comune di Cagliari ha deciso di realizzare una rete di sensori per verificare i livelli di emissione per tutelare la salute dei cittadini. Ad annunciarlo è stato l’assessore dell’Innovazione tecnologica, Ambiente e Politiche del mare, Alessandro Guarracino: «In un mondo che corre al passo con le ultime tecnologie, l’Amministrazione comunale conferma, dunque, di non cambiare la sua prospettiva e le sue priorità, mettendo al centro del proprio operato la persona e la sua salute».
Il comune parteciperà alla procedura per la selezione di progetti di ricerca e sperimentazione nel Programma di supporto alle tecnologie emergenti, con l’intento di realizzare la “Casa delle Tecnologie Emergenti”.
il processo riguarderà altre due macro aree: l’accelerazione dell’integrazione rete 5G / tecnologie emergenti ed il sostegno al trasferimento tecnologico verso le PMI.
Dovrebbe anche nascere il Cagliari Digital Lab (CDL). Attraverso un avviso pubblico di manifestazione di interesse che sarà pubblicato nei prossimi giorni, il Comune accoglierà i soggetti interessati a partecipare al bando del ministero dello Sviluppo economico. Un primo nucleo di partenariato è già costituito, formato dal Crs4, dal Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni, dall’Università degli Studi di Cagliari e quella Sassari, e avrà sede nel Palazzo comunale di via Maddalena.
A questo proposito, però, il comune di Cagliari ha deciso di realizzare una rete di sensori per verificare i livelli di emissione per tutelare la salute dei cittadini. Ad annunciarlo è stato l’assessore dell’Innovazione tecnologica, Ambiente e Politiche del mare, Alessandro Guarracino: «In un mondo che corre al passo con le ultime tecnologie, l’Amministrazione comunale conferma, dunque, di non cambiare la sua prospettiva e le sue priorità, mettendo al centro del proprio operato la persona e la sua salute».
Il comune parteciperà alla procedura per la selezione di progetti di ricerca e sperimentazione nel Programma di supporto alle tecnologie emergenti, con l’intento di realizzare la “Casa delle Tecnologie Emergenti”.
il processo riguarderà altre due macro aree: l’accelerazione dell’integrazione rete 5G / tecnologie emergenti ed il sostegno al trasferimento tecnologico verso le PMI.
Dovrebbe anche nascere il Cagliari Digital Lab (CDL). Attraverso un avviso pubblico di manifestazione di interesse che sarà pubblicato nei prossimi giorni, il Comune accoglierà i soggetti interessati a partecipare al bando del ministero dello Sviluppo economico. Un primo nucleo di partenariato è già costituito, formato dal Crs4, dal Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni, dall’Università degli Studi di Cagliari e quella Sassari, e avrà sede nel Palazzo comunale di via Maddalena.
Antonio Caria