Cinque giorni intensi tra proiezioni di film e incontri per riflettere su problematiche riguardanti la natura e diritti negati, ma anche per mostrare e immaginare soluzioni per un mondo più sostenibile ed equo. Torna dal 18 al 22 giugno, con la sua undicesima edizione, il festival cinematografico Life After Oil: unico in Sardegna, e tra i pochi in Italia, che si occupa in maniera specifica di temi relativi all’ambiente e ai diritti umani. Ancora una volta ad ospitare la manifestazione ideata e diretta da Massimiliano Mazzotta sarà Villanovaforru. Grazie al festival il piccolo borgo situato tra le colline della Marmilla, nella provincia del Sud Sardegna, si trasforma, ormai da quattro anni consecutivi, in un privilegiato laboratorio di idee, di conoscenza su argomenti spesso trascurati dal mondo dell’informazione, di discussione su temi fondamentali come quelli riguardanti l’energia e più generale il futuro della Terra. Un’importante occasione di confronto per filmmaker di tutto il mondo, protagonisti con i loro lavori del concorso al quale come sempre si iscrivono centinaia di produzioni.
Nei film scelti dal comitato di selezione emergono i più svariati temi: dagli effetti devastanti del cambiamento climatico agli orrori delle guerre, dalla questione femminile al rischio di estinzione di popolazioni indigene in certi angoli del Pianeta. Oltre a diversi registi che firmano alcune delle opere presentate durante il festival, a Villanovaforru sono attesi altri ospiti che saranno protagonisti di incontri di approfondimento. Tra questi la giornalista Laura Cappon, autrice del libro “Patrick Zaki. Una storia egiziana”, il sound designer Mirco Mencacci che nel corso della sua carriera ha lavorato anche con Michelangelo Antonioni, il musicista e produttore discografico Max Costa che fra le tante cose è stato uno stretto collaboratore di Elio e le Storie Tese, e l’austriaco Johannes Kostenzer, direttore dell’Innsbruck Nature Film Festival.