Sono in aumento, nella piana di Chilivani, le percentuali delle superfici ammesse a irrigazione. Si passa dal 30% nel 2023 al 60% nel 2024
«Si tratta di numeri resi possibili da maggiori disponibilità di risorsa idrica – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna, Toni Stangoni -, ma, soprattutt, grazie al fatto che i consorziati sono stati attenti, parsimoniosi e si sono attenuti alle istruzioni per l’irrigazione che massimizzano l’utilizzo di acqua.»
Con la delibera approvata il 4 maggio scorso dal direttivo del Consorzio sulle assegnazioni, si evince che, nonostante ad oggi risultino invasati volumi largamente insufficienti alle assegnazioni medie annuali, (nell’invaso del Lerno sono presenti attualmente 21,2 milioni di metri cubi) e al netto dei volumi vincolati per uso idropotabile, il comparto irriguo, per questa stagione avrebbe a disposizione 12 milioni di metri cubi d’acqua. Una quantità che risulta inferiore di circa 5 milioni di metri cubi rispetto a quanto mediamente assegnato negli anni precedenti al 2023 che solitamente si aggirava sui 17 milioni ma che è comunque superiore rispetto al 2023.
«Nonostante questo, la situazione è sicuramente migliore del 2023 – spiega invece Francesco Pala, vice presidente -, per questo le superfici ammesse a irrigazione rispetto all’anno scorso sono raddoppiate. In tutti i casi è necessario continuare ad adottare pratiche di risparmio, continuare a considerare che le piogge sono diventate un elemento aleatorio, e l’acqua che c’è va centellinata.»
Il Consorzio si è quindi attivato per mettere in campo maggiori azioni di informazione e sensibilizzazione verso la propria utenza «direttamente ai nostri consorziati e per il tramite delle associazioni di categoria, dopo aver stilato un vademecum, abbiamo provveduto a diffonderlo. L’obiettivo è tenere informate le aziende della Piana di Chilivani sullo stato effettivo del bacino, sui volumi incamerati, sulla percentuale di superfici ammesse a irrigazione – commenta Giosuè Brundu, direttore del Consorzio di Bonifica -, in modo che la stessa utenza responsabilmente diventi protagonista attiva di un’azione che ha ripercussioni sull’andamento economico di tutto il comprensorio. Una consapevolezza che deve portare a non sprecare nemmeno un litro d’acqua, con la raccomandazione a irrigare nelle ore notturne, a controllare gli impianti e la loro efficienza, e a valutare la semina di varietà maggiormente resistenti all’acqua».
Antonio Caria