Baratili San Pietro è un affascinante comune di circa mille e trecento abitanti, celebre per la produzione della Vernaccia, un vitigno autoctono tipico dell’Oristanese. Il 15 giugno, la cittadina ospiterà il primo Festival della Vernaccia, un evento organizzato dal Comune di Baratili San Pietro con la collaborazione della Regione Autonoma della Sardegna, del GAL Sinis, dell’Eco Museo della Vernaccia di Oristano, del consorzio della Vernaccia e dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e dello Spettacolo. Il festival celebra la tradizione, la cultura e l’enogastronomia del territorio, con un ricco programma di attività pensate per coinvolgere e affascinare visitatori di tutte le età.
«Il Festival della Vernaccia – afferma Alberto Pippia, sindaco di Baratili San Pietro – rappresenta la conclusione di un percorso iniziato oltre 40 anni fa con la prima “Sagra della Vernaccia”, riproposta nel tempo in varie formule. È un tassello fondamentale di un progetto di riscoperta del legame storico tra Baratili e la Vernaccia. Questo progetto si sviluppa attraverso la riqualificazione urbana, la promozione culturale e sociale e la promozione economica. Crediamo e speriamo che questo Festival possa contribuire a rilanciare, all’interno della nostra comunità e di quelle vicine, la cultura della Vernaccia, intesa come insieme di tradizioni legate all’intero ciclo di produzione. Allo stesso tempo, vogliamo che rappresenti una vetrina moderna per questo vino così importante.»
«Il Festival – concluce Alberto Pippia – propone tra i suoi obiettivi principali la promozione della collaborazione tra aziende, piccoli produttori, enti locali e altre realtà del territorio, siano esse produttive, sociali, scolastiche o universitarie. Crediamo che solo attraverso una sinergia tra tutte le risorse del territorio possa svilupparsi un percorso di crescita condivisa. In questo contesto, il coordinamento del GAL Sinis, che promuove anche la Bottarga di Cabras, l’olio di Riola e l’artigianato di San Vero, unito al grande valore delle attrattive costiere e archeologiche, può davvero portare il nostro territorio a nuovi traguardi.»