È iniziato il conto alla rovescia per la 63ª Fiera dell’Artigianato artistico della Sardegna, che aprirà i battenti a Mogoro il prossimo 26 luglio. Un mese di intenso lavoro che quest’anno vede ancor più coinvolta l’intera comunità mogorese.
Saranno oltre cento gli artigiani che esporranno nello spazio fieristico di piazza Martiri della Libertà, dove da giorni sono iniziati i lavori di allestimento. La prima novità di quest’anno riguarda la direzione artistica affidata, per l’edizione alle porte, alla Facoltà di Architettura dell’Università di Cagliari.
«Non abbiamo paura dei cambiamenti, ciò che resta immutato è l’impegno che l’intera Comunità mette ogni anno per dar vita ad un appuntamento ormai atteso – dice il sindaco di Mogoro, Donato Cau – dai più anziani ai più giovani, fino ai bambini: la Fiera è pensata per fruitori di ogni età, che vogliano visitare una mostra unica, acquistare, seguire laboratori o le attività collaterali che stiamo programmando per l’estate mogorese.»
Selezionati gli artigiani, si sta procedendo con i giovani del Parte Montis che garantiranno l’accoglienza tutti giorni per quasi due mesi.
«La macchina è oliata – sottolinea l’assessore delle Attività produttive, Francesco Serrenti -, dal personale del Comune ai ragazzi delle cooperative che da anni collaborano alla perfetta riuscita della Fiera. Abbiamo in serbo alcune sorprese che, siamo certi, saranno apprezzate soprattutto dai più giovani. Siamo soddisfatti per la risposta arrivata dagli artigiani, che hanno convintamente aderito al nostro bando: siamo certi che il nuovo allestimento, affidato al professor Carlo Atzeni, saprà valorizzare ancora una volta i prodotti unici che la Fiera propone.»
L’edizione 62 della Fiera si è chiusa con un fatturato di quasi 300 mila euro, gli ingressi sono stati 11.233, gli incassi per i biglietti hanno fruttato 31.363 euro. Il fatturato per i prodotti venduti è stato di oltre 121 mila euro, quasi 25mila euro per i prodotti dell’agroalimentare, poco meno di 12mila per il Bookshop.