«Partiranno dal primo settembre i progetti operativi per l’area chirurgica dei presidi ospedalieri di Muravera ed Isili, attraverso una riorganizzazione, resa possibile grazie al supporto degli ospedali di Cagliari, Santissima Trinità e Marino. Puntiamo a rilanciare due presidi importanti, non solo per il proprio territorio di riferimento, ma anche per il contributo che potranno dare alle altre strutture, in particolare dell’area metropolitana.»
A dichiararlo è stato l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, annunciando l’adozione, da parte di Ats, del provvedimento con il quale si stabilisce la nuova programmazione delle attività del San Marcellino e San Giuseppe Calasanzio.
Nel primo presidio, dove prenderanno servizio nuovi anestesisti, saranno svolte attività in regime di ‘day surgery’ e ‘week surgery’ dal lunedì al venerdì, con presenza anestesiologica h24 (per i primi tre giorni) e h12 (per i restanti due).
«Un’impostazione – ha aggiunto Mario Nieddu – che consentirà di supportare e incrementare l’attività oncologica e chemioterapica, in particolare per ciò che riguarda il posizionamento di cateteri venosi. Inoltre sarà potenziata l’attività endoscopica, anch’essa richiesta dai pazienti di un’ampia area del territorio, che va oltre i confini del Sarrabus-Gerrei.»
Nel secondo, in attesa della ristrutturazione della degenza, sono previste due fasi, la prima con attività di ‘day surgery’ e presenza di anestesista h12, la seconda con attività ‘week surgery’ e la presenza di anestesista e chirurgo h24, per garantire l’osservazione perioperatoria. «La tipologia di interventi specifici eseguibili in ambito vascolare – ha rimarcato Mario Nieddu – in particolare la chirurgia delle varici degli arti inferiori, può essere un punto di partenza per inquadrare il presidio come riferimento d’eccellenza per questo tipo di interventi.»
«Diamo un segnale di forte attenzione per due presidi periferici che intendiamo valorizzare e rilanciare – ha concluso Mario Nieddu -. Pur dovendo fare i conti con l’annoso problema delle carenze legate agli organici di medici specialisti, abbiamo attivato sinergie positive che consentiranno, grazie all’impegno delle grandi professionalità presenti sul nostro territorio, di dare un nuovo impulso ai servizi e ad attività ridotte per l’emergenza Covid, e già fortemente penalizzate dalle scelte operate in passato.»
Antonio Caria