Il Consorzio di Tutela del Pecorino Romano ha approvato il bilancio. La sede è stata quella dell’azienda florovivaistica Ros’e Mari di Oristano dove saranno presenti l’assessore regionale dell’Agricoltura Gianfranco Satta, il professor Giuseppe Pulina, docente dell’Università di Sassari, e Chiara Volpato di Nomisma.
«Abbiamo raggiunto risultati straordinari grazie all’impegno di tutti i soci che quotidianamente lavorano per far crescere il prodotto, migliorarlo e renderlo appetibile su mercati sempre diversi», ha detto il presidente del Consorzio, Gianni Maoddi.
Il Pecorino Romano ha confermato anche durante la stagione 2022-23 la forte propensione all’export, con il 70% della produzione destinata ai mercati internazionali. In particolare, il 40% del prodotto esportato arriva nel mercato degli Stati Uniti, solidamente al comando. Il 18% va nel mercato dell’Unione Europea, il 3% in quello del Canada, il 2% in Giappone e il restante 7% è distribuito fra i diversi mercati esteri extra europei.
Tra le attività, è in corso la modifica del disciplinare di produzione, sia nella parte produttiva che in quella commerciale. Inoltre quindici milioni di euro sono stati investiti dal Consorzio negli ultimi 8 anni in progetti promozionali in tutto il mondo: da Chizu in Giappone a Pekorase in Germania, da Pr on Top negli Usa a Task Eu in Svizzera e Regno Unito, fino agli ultimi due, Empir Eu sempre in Germania e Kyoi ancora in Giappone.
Antonio Caria