Questo pomeriggio, durante il convegno “La cura dell’orto che cura” organizzato dall’associazione La voce delle piante, a Quartucciu, è stato presentato il disegno di legge che dà il via all’iter per il riconoscimento normativo dell’ortoterapia come disciplina a supporto e integrazione delle cure tradizionali nel trattamento di persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo come già avviene per la pet therapy.
La bozza della proposta legislativa prevede oltre alla disciplina dell’ortoterapia, anche quella del giardinaggio assistito e dei cosiddetti giardini terapeutici regolandone l’attività, individuandone gli obiettivi e definendone i campi di applicazione. L’ortoterapia, in sinergia con le altre attività, può essere mirata da una parte alla riabilitazione tecnica, nel senso di ridurre al minimo la disabilità; dall’altra alla riabilitazione psicosociale col fine di affrontare tutte le problematiche riconducibili alle inadeguatezze o alle incapacità di relazione e mirata a ottenere una migliore partecipazione alla vita sociale della persona con fragilità.
Si esplicita la richiesta che questo processo sia sostenuto dal Servizio Sanitario Nazionale e che parallelamente lo Stato promuova la formazione professionale degli operatori. Sono dunque fondamentali alcune figure: il terapista dell’orticultura e il team di coordinamento formato da medici, agronomi, naturalisti, psichiatri, psicologi e terapisti; nella bozza è poi prevista la necessità che la terapia sia supportata da una programmazione a monte e da un monitoraggio durante e dopo la terapia, in cui il beneficio per la persona assistita sia dimostrabile e misurabile in modo da rimodulare gli interventi in caso di necessità. È, infine, prevista la creazione di un Comitato nazionale che predisponga un regolamento per il riconoscimento e la regolamentazione delle attività di cura. Il comitato è composto da un rappresentante del ministero della Salute; dal presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri; dal presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali; dal presidente dell’Ordine nazionale degli psicologi o da loro delegati; da un rappresentante di Coldiretti e da un operatore esperto del settore della disabilità con esperienza specifica di educatore.
Ad accogliere il disegno di legge presentato da Efisio Perra, dirigente della Federazione Regionale Coldiretti Sardegna, insieme a Mariafrancesca Serra, responsabile nazionale Donne Coldiretti, durante il convegno ospitato questo pomeriggio nell’azienda agricola Abitare con il verde di Paola Cannas, quattro parlamentari della Repubblica appartenenti a differenti schieramenti politici. Salvatore Deidda (Fdi), Silvio Lai (Pd), Gianni Lampis (Fdi) e Francesca Ghirra (Avs) hanno riconosciuto la validità della terapia come possibile metodo di cura in sinergia, alternativo, complementare e integrativo con altri rimedi specifici e garantito l’impegno di portare a Roma la proposta di legge per avviare l’iter di un riconoscimento legislativo.