«A fronte di quanto avvenuto durante questi ultimi mesi nel Nord Sardegna e da noi puntualmente denunciato, è assolutamente necessario che la Regione presti maggiore attenzione ai servizi erogati e al rispetto delle regole da parte dei vettori che si aggiudicheranno le rotte in onere di servizio dal prossimo ottobre.»
Lo afferma la segretaria regionale della Uiltrasporti Sardegna Elisabetta Manca.
«Servizi quali il trasporto di passeggeri barellati e ossigeno terapia sono infatti imprescindibili per un’isola – evidenzia -. Servono tempistiche certe di rimborso dei biglietti e regole chiare sulle possibilità di modifica dei biglietti e dei beneficiari delle tariffe in regime di scontistica agevolata, tutti aspetti finora lasciati a libero arbitrio del vettore di turno senza alcun tipo di verifica o sanzione da parte della Regione Sardegna, cosa per noi inspiegabile. Sarebbe ancora più grave se addirittura si perdesse la possibilità di usufruire di voli in connessione con altre città italiane ed europee con la possibilità di ridurre costi e tempistiche di viaggio dove è stato sempre possibile farlo, con ulteriore danno all’utenza e a scapito del turismo dell’intera isola. Le compagnie che hanno presentato domanda e si aggiudicheranno il bando per il prossimo anno, dovranno essere in grado di garantire da subito, e non solo a promesse, tutti i servizi propri della continuità e assicurare di avere la capacità di aumentare il numero delle frequenze quando richiesto, come ad esempio in concomitanza delle festività o durante il periodo estivo, senza ricorrere quotidianamente all’utilizzo dell’overbooking come invece sta avvenendo ora.»
«Riteniamo positivo che più vettori abbiano mostrato interesse verso gli aeroporti di Cagliari e Olbia, confermando l’appetibilità delle due destinazioni mentre riteniamo che la Ras debba fare un ulteriore sforzo per sostenere l’aeroporto di Alghero, aumentando le compensazioni economiche per le rotte in regime di continuità – evidenzia la sindacalista –. Riteniamo però che la soluzione non possa essere quella a favore di un bando unico per i tre aeroporti, elemento che rischierebbe di mandare il bando deserto o ridurre notevolmente il numero già esiguo, dei vettori interessati a parteciparvi, poiché tenuti ad impegnare un numero maggiore di macchine ed equipaggi solo da dedicare al mercato sardo.»
«Auspichiamo infine – conclude Elisabetta Manca – che venga trovata al più presto una soluzione per lo scalo algherese che merita, al pari di Cagliari e Olbia, continuità di servizio e qualità dei servizi offerti.»