Regione Sardegna, ministero della Difesa, Rete di Solidarietà Ad Adiuvandum, associazioni ed altri soggetti promotori, hanno dato vita al progetto che prevede l’effettuazione di screening di massa contro il Coronavirus, presentato oggi a Cagliari, nel corso di un incontro nella sede del Comando Militare Esercito della Sardegna, a cui hanno partecipato l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, il sottosegretario della Difesa, Giulio Calvisi, i rappresentanti delle autorità pubbliche e delle associazioni coinvolte.
Lo screening di massa verrà effettuato con test sierologici, con il coinvolgimento dei soggetti più fragili, come i pazienti affetti da patologie croniche, oncologici, cardiopatici o emotrasfusi, i lavoratori delle categorie più esposte, come gli appartenenti alle forze dell’ordine e, più in generale, chi svolge attività professionale a contatto col pubblico e ha continuato a dare un servizio anche durante le fasi più critiche dell’emergenza sanitaria. Un monitoraggio che punti a essere esteso quanto più possibile ad ampie fasce della popolazione.
«Grande sinergia fra le istituzioni. Un progetto a cui lavoriamo da tempo. Prosegue la collaborazione fra sanità civile e militare, rivelatasi già preziosa in Sardegna durante le fasi più delicate della pandemia sul nostro territorio – dichiara l’assessore Mario Nieddu -. Grazie a una raccolta fondi, con il coinvolgimento della società civile, puntiamo a realizzare uno screening di massa con decine di migliaia di test che ci consentiranno di tracciare in modo sempre più preciso la circolazione virale sul nostro territorio. Un’indagine fondamentale per capire come si è diffuso il Covid-19 in Sardegna, verificare in che modo e quali misure anti-contagio hanno funzionato meglio e prepararci a un’eventuale recrudescenza della pandemia con strumenti di contrasto sempre più efficaci.»
E proprio sul fronte della prevenzione l’assessore regionale della Sanità precisa: «Anche se sottotraccia il virus circola ancora. I semplici comportamenti individuali, il distanziamento sociale, l’uso della mascherina, all’occorrenza, e l’igiene delle mani, restano strumenti anti-contagio irrinunciabili. Oggi un grande rischio è rappresentato dalla possibile sovrapposizione tra influenza stagionale e Covid. Per questo ci stiamo preparando e la Sardegna è stata la terza Regione in Italia a chiudere la gara per la fornitura dei vaccini antinfluenzali, raddoppiando le scorte rispetto all’anno precedente. Sarà una campagna di prevenzione impegnativa per il nostro sistema sanitario, ma puntiamo ad una copertura importante, consapevoli dei vantaggi che la vaccinazione antinfluenzale comporterà nella battaglia contro il virus».