Atto finale di Aria Performing Art Festival. Stavolta il palcoscenico sarà quello di Monteleone Rocca Doria. «Sarà il nostro borgo, piccolo ma con un ricco patrimonio culturale, storico, archeologico e paesaggistico. Il festival rientra in un’azione di promozione turistica, tesa anche a contrastare lo spopolamento, e coinvolgerà luoghi simbolo come le rovine del Castello dei Doria e l’ex cava, affacciata sul Monte Minerva e sul lago, recentemente trasformata in un luogo per eventi con un’acustica eccellente», spiega la sindaca Giovannina Fresi.
Sabato 27 luglio gli eventi iniziano alle 19.00, in piazza Santo Stefano, con una performance in cui l’artista Roberto Ziranu dà dimostrazione della sua maestria di scultore del ferro, con la creazione di un’opera dal vivo che sarà poi terminata in chiusura di serata con la fiammatura della lastra incisa. Subito dopo, il Collettivo Micorrize di Milano presenta “Kodama – Minuta liturgia silvestre”, un canto alla riconciliazione tra uomo e natura, agito e danzato dalla performer Marta Lucchini, seguita dalla performance itinerante “Trame d’aria” di Senza Confini Di Pelle, con Dario La stella, Valentina Solinas, Sara Giordanelli e Barbara Mangano (GentiArrubia Teatro), che mette in luce alcuni degli aspetti più suggestivi della comunità di Monteleone Rocca Doria e dei suoi luoghi simbolo, a iniziare dalle rovine del castello medievale. Nina Zedda in “Passaggi di tempo” rende plasticamente evidenti le trasformazioni fisiche e spirituali del susseguirsi dei giorni e degli anni. Senza Confini Di Pelle torna anche con “In Her Shadow”, una performance evocativa che riflette sul concetto dell’ombra e dell’inconoscibile nell’agire umano, con Nina Zedda, Dario La Stella, Valentina Solinas, Barbara Mangano, Sara Giordanelli. A seguire, il concerto del trombettista e compositore Matteo Sedda, dove la ricerca timbrico-acustica si coniuga con risultati sorprendenti e di grande impatto all’uso dell’elettronica.
Domenica 28 luglio il festival si apre con il workshop di Dario La Stella sulla creazione coreografica istantanea “Mappe Performative” (ore 15.00-17.30 Info: 3384040237 – 3470561735). Si prosegue alle 20,30, con il concerto “American Trip” in cui la splendida voce di Denise Gueye – accompagnata da Luca Chessa (sax), Francesca Fadda (violino), Cristiana Nuvoli (clarinetto), Angelo Russo (fagotto), Antonella Chironi (tastiera), conduce gli ascoltatori in un viaggio attraverso le più belle musiche dei compositori americani dell’epoca, da Gershwin a Bernstein e Weill, con brani tratti da Porgy and Bess, West side story e L’opera da tre soldi. Il festival si chiude con “Stare di stelle di istanti” di Senza Confini Di Pelle con Nina Zedda, Dario La Stella, Valentina Solinas, Sara Giordanelli, Antonella Leoni e Lucrezia Zuliani, su musica dal vivo della versatile chitarrista Alice Doro, una performance in forma di happening in cui i corpi dei performer entrano in relazione tra loro e con l’ambiente circostante, con processi di stasi e movimento dettati da ritmi che arrivano sia dall’esterno che dall’interno, rivelando un presente che è mutazione continua, inaspettata.
Antonio Caria