«La peste suina è superata». È quanto dichiarato 14 giorni fa dal presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini davanti al ministro della Sanità Roberto Speranza.
Parole queste che possono far ben sperare gli allevatori suinicoli sardi che possono iniziare il conto alla rovescia per il via libera all’export.
«Abbiamo diverse aziende – ha sottolineato il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba – che in questi anni difficilissimi hanno creduto e investito nel settore. Sono dei baluardi e dei modelli di allevamento in biosicurezza ed innovazione a livello europeo, di cui andiamo fieri. È da loro che occorre ripartire per ricostruire un settore che ci darà grosse soddisfazioni e una grande boccata di ossigeno per l’economia.»
«Abbiamo tutte le carte in regola per superare il muro della Sardegna e poter finalmente vendere la carne e i trasformati dei suini in Italia e nel mondo con grandi margini di crescita e ritorno economico ed occupazionale – ha aggiunto il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu -. Da parte nostra è quotidiano e costante il pressing a tutti i livelli, supportato dai numeri, dalla credibilità ottenuta con sacrifici e da allevamenti virtuosi che ci invidiano in tutta Europa. Ma è fondamentale il contributo di tutti, dai rappresentanti politici sardi (Regione e Parlamentari) e dello stesso ministro che 14 giorni fa a Roma ci ha rassicurato sul suo contributo in questa direzione.»
Parole queste che possono far ben sperare gli allevatori suinicoli sardi che possono iniziare il conto alla rovescia per il via libera all’export.
«Abbiamo diverse aziende – ha sottolineato il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba – che in questi anni difficilissimi hanno creduto e investito nel settore. Sono dei baluardi e dei modelli di allevamento in biosicurezza ed innovazione a livello europeo, di cui andiamo fieri. È da loro che occorre ripartire per ricostruire un settore che ci darà grosse soddisfazioni e una grande boccata di ossigeno per l’economia.»
«Abbiamo tutte le carte in regola per superare il muro della Sardegna e poter finalmente vendere la carne e i trasformati dei suini in Italia e nel mondo con grandi margini di crescita e ritorno economico ed occupazionale – ha aggiunto il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu -. Da parte nostra è quotidiano e costante il pressing a tutti i livelli, supportato dai numeri, dalla credibilità ottenuta con sacrifici e da allevamenti virtuosi che ci invidiano in tutta Europa. Ma è fondamentale il contributo di tutti, dai rappresentanti politici sardi (Regione e Parlamentari) e dello stesso ministro che 14 giorni fa a Roma ci ha rassicurato sul suo contributo in questa direzione.»
Antonio Caria