Per il terzo anno l’Amministrazione comunale di Mogoro ha consegnato la Carta Costituzionale ai nati nel 2005: trenta tra ragazze e ragazzi, presenti alla cerimonia in 17 (gli assenti erano impegnati fuori Sardegna, per vacanza o per lavoro stagionale). Questi i loro nomi: Marina Orrù, Alessandra Casula, Silvia Pianu, Stefano Casti, Federico Serra, Alessandro Margiani, Matteo Accalai, Mauro Porcu, Davide Sanfilippo, Marco Ghiani, Alessio Porceddu, Marco Ariu, Ilaria Coni, Mirko Piras, Emma Mocci, Sofia Serra, Zaira Scanu.
A consegnare loro la Costituzione sono stati il sindaco Donato Cau, l’assessore della Cultura Alex Cotogno e il presidente dell’Avis di Mogoro Marco Cirronis.
«Regaliamo ai ragazzi una copia della nostra Costituzione – ha detto il sindaco Donato Cau – base della nostra democrazia, della nostra libertà. Come nelle precedenti edizioni, questo è un momento importante per tutta la Comunità mogorese e per i nostri giovani, che possono dare un contributo di novità e di freschezza al nostro paese.»
Anche l’assessore Alex Cotogno ha sottolineato «l’aspetto della cittadinanza attiva, che vuol dire essere costruttori di scelte importanti per la propria vita. Nel consegnare ai ragazzi la Costituzione, l’amministrazione la comunità mogorose li investe di un ruolo importante, a cui tutti siamo chiamati: essere cittadini coscienti e consapevoli dei diritti e dei doveri della convivenza civile».
Sta riscuotendo consensi da parte dei mogoresi, ma non solo, la presenza alla Fiera, per la prima volta, dell’Accademia di musica sarda, nata per iniziativa di un giovane di Mogoro, Simone Grussu, e che da anni opera per la valorizzazione e il recupero degli strumenti, del repertorio musicale tradizionale e dell’artigianato musicale professionale. Venerdì sera si sono esibiti nel Chiostro della Fiera, suonando alcuni degli strumenti musicali ‘riportati in vita’ dalle abili mani degli artigiani dell’Accademia e dall’inizio dell’esposizione organizzano laboratori (‘Mani in pasta’) rivolti a bambini e adulti: «Da subito abbiamo avuto una risposta entusiasta – spiega Simone Grussu – da parte dei piccoli partecipanti, dei genitori, ma anche dei più grandi che ci seguono. Presentiamo gli strumenti musicali della tradizione sarda come una sorta di gioco, siamo partiti con trumbita e forraini, per poi passare a Ranas de cannas e al laboratorio sul riciclo sonoro. Domenica 18 faremo il gioco sonoro ‘Sa canna isperrada’ per i più piccoli, mentre faremo conoscere la serraggia agli adulti».
I laboratori andranno avanti fino al 20 settembre e sono aperti a tutti, mentre un altro concerto a cura dell’Accademia è in programma per il 13 settembre, a Cracaxia, dalle 19.00.