«Sembra non avere fine l’allarmante immobilismo della Giunta regionale sulla crisi del settore agricolo sardo. Un andamento che risulta sempre più deleterio per un comparto che ricomincia a manifestare pubblicamente i propri disagi visto il mancato supporto da parte del governo regionale.
Per giovedì prossimo l’assessore dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, ha convocato un nuovo tavolo di confronto, l’ennesimo dibattito che si preannuncia, come i precedenti, del tutto infruttuoso.
E’ passato ormai un anno dalle proteste dei pastori nelle piazze sarde, risuonano ancora nell’aria le promesse di portare il prezzo del latte ad 1€. Purtroppo, da allora, nulla è stato fatto. Sui soldi destinati dalla Regione alla vertenza non si hanno più notizie. Nei mesi successivi si è riusciti solo a rimandare sistematicamente le decisioni ad incontri futuri e successivi tavoli di confronto. Un’escalation di rinvii utili solo a certificare platealmente l’incapacità di saper rispondere alle esigenze e ai bisogni del comparto agricolo sardo.
Una crisi, quella del settore primario, legata anche alle migliaia di pratiche arretrate relative a premi, contributi ed erogazioni da corrispondere agli agricoltori, in attesa ormai da troppo tempo.»
Per superare questo problema, seguendo una proposta di legge dei Progressisti promossa dall’on. Gian Franco Satta, sul finire dello scorso anno è stata approvata la Legge regionale n. 24/2019 “Norme per l’attivazione di un piano straordinario per il disbrigo delle pratiche arretrate relative a premi, contributi ed erogazioni di qualsiasi natura nel settore agricolo”.
«Mentre gli agricoltori faticano quotidianamente nel proprio lavoro e sono in attesa che venga riconosciuto un valore dignitoso al proprio operato, nonché liquidato quanto spettante in termini di premi e contributi regolarmente assegnati, assistiamo esterrefatti al totale immobilismo di questa Giunta regionale – dice Gian Franco Satta, vice presidente della Commissione Agricoltura -. Che fiducia si può avere nella convocazione di un ennesimo tavolo sul prezzo del latte quando non riescono neppure ad attuare una legge già approvata? Una norma, tra l’altro, che ricalca e riprende una nostra iniziativa legislativa. Le disposizioni contenute nella Legge regionale 24/2019, se applicate, darebbero risposte immediate alle imprese agricole. Invece, gli scontri interni della maggioranza stanno paralizzando la messa in atto della norma.
Sulla vertenza latte l’unica proposta che hanno avanzato è quella di ridurre la produzione. Una visione miope e del tutto inaccettabile.
Sull’argomento, in particolare – conclude Gian Franco Satta -, segnalo che a breve presenteremo una proposta di legge in modo da poter offrire risposte concrete ad un settore che rappresenta una forza trainante nella nostra regione.»