«La calendarizzazione della proposta di legge di iniziativa popolare per l’inserimento del principio di insularità in Costituzione non è solo la notizia che aspettavamo con ansia da oltre un anno ma anche la speranza, che si riaccende, di veder cambiato il futuro della Sardegna. Da domani sarà possibile scrivere una nuova pagina di Storia.»
Lo dicono Roberto Frongia e Maria Antonetta Mongiu, esponenti del Comitato per l’insularità, che esprimono soddisfazione, evidenziando la portata dell’iniziativa che «grazie all’impegno di tutte le forze politiche, in special modo dei parlamentari sardi», ha consentito alla proposta di legge firmata da oltre 100mila cittadini e cittadine sarde di venire fuori dalle sabbie mobili del Senato.
«È una battaglia trasversale che ha unito tutti gli schieramenti politici sardi, il mondo delle imprese, le associazioni di categoria, la Cultura, lo Sport e le Università – proseguono Roberto Frongia e Maria Antonietta Mongiu – tutti uniti per l’inserimento del principio di insularità in Costituzione, condizione necessaria affinché venga finalmente riconosciuto il grave e permanente svantaggio naturale derivante proprio dall’essere un’Isola. Uno svantaggio che si traduce in gap infrastrutturale, inefficienze sui trasporti, ritardi nelle reti energetiche e di comunicazione, freno allo sviluppo socio-economico.»
«Non si può, oggi, tenere slegata la battaglia per l’insularità da quelle che sono le principali criticità della nostra Isola – concludono Roberto Frongia e Maria Antonietta Mongiu – a partire dall’annosa questione dei trasporti, che vede una regione ostaggio della burocrazia e dei tempi dell’Europa.»