Sabato 31 agosto le polverose strade del Sinis saranno nuovamente il palcoscenico di una delle più grandi e suggestive processioni religiose al mondo. Un lungo fiume di devoti, scalzi e con indosso il tradizionale saio bianco de is curridoris, percorrerà a passo di corsa i più di sette chilometri che separano la cittadina di Cabras dal santuario campestre di San Salvatore. Saranno loro a trasportare l’effige lignea come si fa ormai da più di 500 anni.
La Corsa degli Scalzi, organizzata dal comune di Cabras con il supporto dell’assessorato del Turismo della Regione Sardegna, Sardegna Turismo, il Comitato organizzatore San Salvatore, l’Associazione Is Curridoris, l’associazione Santu Srabadoeddu e l’Associazione Enti Locali per lo Spettacolo, è forse l’appuntamento più atteso dai visitatori tra quelli in calendario per la Festa di San Salvatore.
Lo scorso venerdì 23 agosto, le donne scalze e con i loro abiti tradizionali, hanno trasportato il più piccolo simulacro ligneo di Santu Srabadoeddu da Cabras a San Salvatore, sabato saranno invece gli uomini coloro i quali porteranno a compimento una tradizione che da secoli vede i cabraresi percorrere, avvolti in una nuvola di polvere, le strade sterrate del Sinis. Qui, un rito che ha attraversato generazioni senza mai perdere la sua autenticità, trova la forza di rigenerarsi e mostrarsi al mondo in tutta la sua bellezza.
«Abbiamo definito gli ultimi aspetti organizzativi che riguardano la sicurezza della manifestazione e che saranno presentati al Comitato Provinciale Sicurezza di venerdì mattina – ha dichiarato il sindaco di Cabras Andrea Abis -. Questo evento richiede un grande dispiego di mezzi e di personale operativo per la gestione della sicurezza. Quest’anno abbiamo integrato le ordinanze che definiscono il traffico e lo spostamento di veicoli e pedoni con il posizionamento di una cordonatura a bordo del percorso dei corridori. Non solo, nell’ottica di un più ampio spirito di inclusione dell’evento abbiamo previsto sulla via Tharros una pedana riservata alle persone con difficoltà motoria e, come novità assoluta, una tribuna alla quale potranno accedere con priorità famiglie con bambini e anziani nel limite dei posti a disposizione.»
Sabato 31 agosto, gli “scalzi” si riuniranno all’alba nella chiesa di Santa Maria per assistere alla messa. Al termine della funzione, le confraternite trasporteranno in processione il simulacro fino alla via Tharros, dove verrà consegnato ai “curridoris” che daranno inizio alla processione di corsa. Dopo le parole rituali “Baxi in nomine e Deus” (andate nel nome di Dio), pronunciate dal decano dell’associazione, la prima muda, selezionata tramite sorteggio, inizierà a correre tra due ali di folla. La muda sarà seguita dal proprio gruppo e, circa ogni cento metri, avverrà lo scambio con la successiva, e così di corsa fino a San Salvatore.
All’arrivo nel villaggio, il Santo sarà accolto dagli abitanti e accompagnato fino alla chiesetta dove si svolgerà una solenne funzione religiosa alla presenza delle autorità religiose e civili, tra i tradizionali canti chiamati Coggius. Da quel momento tra le strette stradine del novenario inizierà una lunga festa che proseguirà il giorno successivo quando la sera di domenica 1 settembre gli scalzi riporteranno a Cabras il Santo.
Sabato 31 agosto, dalle ore 20.30, è in programma la tradizionale Sagra del Muggine con uno spettacolo itinerante che vedrà la partecipazione dei Tumbarinos di Gavoi. La serata si chiuderà alle 22.00 con il concerto del variety show “Feminas” di Cristina Fois, che celebrerà la cultura e la forza delle donne sarde.