La festa di li banderi, il rito del fuoco e la processione, il corteo a cavallo, la messa solenne. Sono alcuni dei momenti più significativi della Festa Manna di Gaddura che entra nel vivo con l’annuncio scandito dal nono e ultimo giorno di novena. Il Vespro del 7 settembre, con la benedizione dei vessilli religiosi e l’accoglienza delle comunità galluresi, introduce con pienezza di contenuti i momenti dedicati interamente alla Madonna, Nostra Signora di Luogosanto: appuntamento irrinunciabile di partecipazione per i fedeli che arrivano da tutta la Sardegna per onorare la Regina della Gallura. L’8 settembre si celebrerà la 796esima edizione della Festa Manna che rappresenta da otto secoli un momento importante di fede vissuto dall’intero territorio nella condivisione di valori e tradizioni e di un sentimento che unisce le comunità galluresi.
«Questa ricorrenza ci fa capire quanto la Gallura tenga alla sua Madonna incoronata 70 anni fa patrona della Gallura», racconta don Roberto Aversano, parroco di Luogosanto. I giorni della novena sono il primo abbraccio collettivo e di fede della comunità del centro gallurese e del territorio. «Durante i giorni dedicati alla novena – aggiunge don Roberto Aversano – arrivano i parroci della Gallura e tutte le autorità religiose e civili non mancano mai all’appuntamento con la Festa Manna, con la Madonna di Luogosanto e della Gallura. Un connubio di fede sempre più intenso.»
È su questo aspetto che si sofferma il sindaco, Agostino Pirredda: la profondità di un legame che unisce professioni, generazioni e comunità.
«Ogni anno assistiamo a qualcosa di magico – sottolinea Agostino Pirredda -: il grande patrimonio della Festa Manna, che custodiamo con grande cura, è la partecipazione alla processione dei gruppi folk della Gallura con il gruppo ospitante Civitas Mariana di Luogosanto, il gruppo dei cavalieri guidati dall’associazione ippica Lu Juali, dei campanari che suonano le campane a festa con grande maestria, del gruppo dei falegnami che si occupa di tutte le fasi preparatorie per gli allestimenti delle portantine e per la vestizione della Madonna accompagnati, in questa delicata operazione, da Tina Balbitu, storica sarta e ricamatrice del paese, che ha realizzato l’abito indossato da Nostra Signora di Luogosanto. E poi ancora il gruppo dei portantini che portano sulle spalle la statua della Madonna durante la processione. Un gruppo al quale erano molto legati – ricorda il sindaco – il navigatore di rally, Nicola Imperio e Fausto Dongu, più volte amministratore del paese e tra i padri fondatori del gruppo.»