Con i sei installati recentemente, sale a 22 la presenza degli occhi elettronici nel territorio di Quartu Sant’Elena.
Un investimento del valore di 170 mila euro, fortemente voluto dall’Amministrazione quartese per dare risposte concrete e rapide alle esigenze di pubblica sicurezza e di controllo della viabilità,
«Già negli anni scorsi avevamo dato avvio a un’iniziativa che consentisse di potenziare la capacità non solo nostra, ma anche di Polizia e Carabinieri, per poter osservare ciò che accade in città, soprattutto in alcune zone che ci venivano indicate come quelle più a rischio – ha spiegato il sindaco Graziano Milia -. Inoltre ci sono le segnalazioni del nostro corpo di Polizia Municipale, in particolare sulla viabilità, riguardo i tratti più pericolosi, che vanno valutati in base alle statistiche, non in base a quello che appare sui social. Questo nuovo sistema di videosorveglianza tende quindi a rassicurare e a facilitare il lavoro delle forze dell’ordine.»
«L’avvio di questo progetto è un bel messaggio in duplice chiave, sia preventiva che repressiva – ha commentato il comandante della stazione dei cCarabinieri di Quartu, Capitano Michele Cerri -. Mi piace infatti ricordare che l’obiettivo delle forze dell’ordine è più prevenire che reprimere. Sicuramente con questo nuovo impianto potremo essere più efficienti. Si è già visto in tutta Italia che dove ci sono strutturati sistemi di sorveglianza i reati calano: c’è innanzitutto un effetto di dissuasione dei malfattori, che si vedono disturbati nelle relazioni delinquenziali; se poi il fatto succede noi organi inquirenti siamo in grado di poter raccogliere le informazioni utili per portare avanti le attività investigative. Oggi il Comune dà un segnale importante, conferma di partecipare alla sicurezza urbana. Non possiamo pensare a un mondo senza crimini ma possiamo pensare a un mondo in cui si può intervenire per limitarli e sicuramente il progetto di oggi è il primo passo.»
Antonio Caria