L’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, ha coordinato questa mattina il tavolo convocato per fare il punto sulla diffusione della cimice asiatica, una specie di insetto che attacca in particolare le coltivazioni arboree ma anche numerosi vegetali coltivati e spontanei, la cui presenza in Sardegna, finora sporadica, è segnalata da qualche anno. All’incontro erano presenti i massimi esperti delle università di Cagliari e Sassari, del Cnr, del Crea, i rappresentanti delle Agenzie regionali Agris e Laore, il direttore generale dell’assessorato e il direttore del Servizio competente in materia fitosanitaria.
Già nel 2019 il Servizio fitosanitario regionale (Sfr) ha finanziato un’attività di monitoraggio, affidata all’Ateneo sassarese in collaborazione con l’Agris e l’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche, che è stata svolta con l’uso di specifiche trappole coprendo tutto il territorio regionale e, contemporaneamente, con un progetto di “Biodiversity monitoring through citizen science”, che consiste nell’acquisire segnalazioni mediante l’uso dei social network.
«I dati per la Sardegna – spiega l’assessore Gabriella Murgia – indicano con chiarezza che la cimice asiatica è presente finora in modo sporadico in tutta l’Isola ed è prevalentemente localizzata nelle aree urbane, soprattutto nei manufatti umani dove tende a ritirarsi in inverno. Si sono avute anche le prime isolate segnalazioni sulle coltivazioni, senza però danni alle produzioni. Abbiamo quindi condiviso la necessità di proseguire e intensificare l’attività di monitoraggio per verificare l’evoluzione della presenza dell’insetto per poter tempestivamente intervenire prevenendo eventuali danni alle colture.»
Nel corso della primavera del 2020 verrà anche avviato un programma di monitoraggio dei parassitoidi presenti nell’Isola, che potranno essere utilizzati come potenziali antagonisti naturali della cimice.
«La Sardegna è presente al tavolo tecnico-scientifico di coordinamento nazionale attivato dal ministero delle Politiche agricole nell’ambito del quale è stato definito un programma d’azione nazionale per il contrasto della cimice che prevede, tra l’altro, proprio la diffusione di insetti antagonisti per il controllo di tipo biologico. Con il Servizio fitosanitario regionale – conclude Gabriella Murgia – l’assessorato continuerà a garantire il ruolo di coordinamento con le diverse strutture impegnate nell’attività di vigilanza e controllo della diffusione della cimice asiatica e nell’attività di informazione degli operatori agricoli.»