I sindaci di sette Comuni della costa Sud Occidentale della Sardegna (Arbus, Buggerru, Fluminimaggiore, Gonnesa, Iglesias, e Portoscuso, che rappresentava anche Carloforte) che hanno incontrato ieri l’assessore regionale dell’Ambiente per discutere della proposta di un parco eolico marino arrivata nel marzo scorso al ministero dell’Ambiente da parte di una multinazionale, hanno sottolineato come, pur a una prima lettura, il progetto non dia garanzia alcuna ai Comuni che si affacciano su quel tratto di costa, che comprende alcune delle spiagge e delle località più caratteristiche e suggestive dell’intera Sardegna.
«Non serve alla nostra economia – hanno detto i Sindaci – e rischia di compromettere gli sforzi che si stanno facendo per rilanciare l’intero territorio.»
La posizione dei sindaci ha trovato conforto nell’opinione contraria dell’assessore Gianni Lampis, che ha sottolineato come, sia il parere richiesto da Roma alla Regione, che quello richiesto ai Sindaci dall’Assessorato stesso, abbiano solo valore consultivo e servano al Ministero per valutare se sia il caso di giungere ad una successiva fase tecnico-giuridica.
Gianni Lampis ha citato come elemento invalicabile una legge regionale del 2017 che vieta, entro 300 metri dal mare, il passaggio e la costruzione di nuovi elettrodotti.
I sindaci si sono detti soddisfatti della posizione unitaria raggiunta, e si sono impegnati a far giungere alla Regione, entro pochi giorni, le prese di posizione ufficiali da parte delle loro comunità.
All’incontro era presente anche il presidente dell’ANCI Sardegna Emiliano Deiana, che si è detto a sua volta convinto che questa posizione comune, rispetto ad un problema come quello dei parchi eolici marini, abbia un significato più ampio che vale per l’intera Sardegna e costituisce un precedente importante anche a livello nazionale.
Emiliano Deiana ha auspicato che la posizione espressa dai Sindaci e dall’assessore Gianni Lampis, venga condivisa dall’intero Consiglio regionale.