Nuova accusa dei consiglieri del centrosinistra al comune di Alghero Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Valdo Di Nolfo, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras e Mimmo Pirisi.
Al centro la seduta di commissione congiunta, definita da loro “surreale” per parlare di asili nido e scuole dell’infanzia e dove, sostengono, sia stata palese la divergenza del gruppo “Noi con Alghero”.
«In entrambe le sedute – denunciano i consiglieri – l’assenza di un componente di Noi con Alghero (componente sia della IV che della V Commissione) fa sì che la maggioranza non sia in grado di garantire il numero legale, che, data la presenza di ospiti esterni e per senso di responsabilità, anche stavolta viene garantito dai consiglieri di opposizione.»
Il riferimento è andato anche alla seduta per parlare del centro di salute mentale. Ad essere chiamata in causa è anche l’assessora Maria Grazia Salaris «che, infatti – aggiungono i consiglieri – in quella occasione non si è neppure presentata, mentre oggi, palesemente scocciata, è arrivata in ritardo.»
«La Commissione – denunciano i consiglieri – doveva servire a fornire il quadro della situazione a seguito dell’emanazione delle linee guida sui nidi e scuole dell’infanzia ma inspiegabilmente non sono stati invitati i dirigenti scolastici, mentre erano presenti la referente del nido comunale ed i responsabili di alcune strutture private. Ciò che ha lasciato basiti è stato, soprattutto, il tenore della commissione, quasi una discussione da bar senza nessun dato e nessuna mappatura dei bisogni degli edifici scolastici in vista della riapertura. Fortunatamente un po’ di chiarezza è stata fatta dai funzionari dell’ufficio istruzione che hanno fornito elementi in particolare sul bando “nidi gratis”.ı
«Sul tavolo – concludono i consiglieri – sono rimaste tante questioni: il cronoprogramma dei lavori del nido comunale, la mappatura degli edifici scolastici comunali con tempi e modalità di intervento per adeguarli alla didattica in presenza, gli eventuali contributi regionali così come richiesto dalle strutture private.»
Antonio Caria