Anche Coldiretti Sardegna è soddisfatta per la fine della peste suina africana in Sardegna.
«È un risultato storico che ha visto la vittoria di tutta la Sardegna – sottolinea Coldiretti Sardegna – e non è frutto dell’azione di un solo colore politico ma è un’azione portata avanti dalle varie Giunte che si sono susseguite nel tempo, dai primi passi con il commissario nominato dall’allora assessora Simona de Francisci (Giunta Cappellacci), all’azione dell’Unità di progetto istituita dalla Giunta Pigliaru, con l’assessore Arru che aveva dato uno scossone fondamentale, soprattutto, nella realizzazione di una linea dura nei confronti del brado tanti hanno collaborato e portato avanti la battaglia, compresa la Giunta Solinas attraverso il lavoro dell’Izs con Filippini che ha dato un segnale pesante in continuità con quanto ha fatto dalla Giunta precedente e quella attuale che ha sostenuto il percorso fatto.»
«I veri meriti per il raggiungimento di risultato storico vanno agli allevatori, quelli veri, che hanno sempre rispettato la sicurezza nei loro allevamenti e che nonostante l’embargo di 13 anni, hanno continuato a fare attività e lavorare con grandissime difficoltà – sottolinea Battista Cualbu, presidente Coldiretti Sardegna – adesso però serve attenzione sulle carni suine che arrivano in Sardegna dal continente perché constatiamo che al momento le stesse restrizioni, rigidità e controlli adottati per la Sardegna non si stanno mettendo in campo per le carni in arrivo dalle altre regioni. Preoccupa non poco l’ingresso delle carni dal Nord Italia che stanno entrando anche a prezzi molto contenuti.»
Sul risultato raggiunto interviene anche il direttore Coldiretti Sardegna, Luca Saba, che aggiunge: «Se con le restrizioni è stato facile tenere chiusa un’isola come la nostra, dall’altra non era facile per chi vive di allevamento suino continuare a combattere con quelle limitazioni di mercato, anche per chi è sempre stato in regala lavorando nella legalità e questo è il vero merito adesso possiamo mettere in campo tutte le azioni per accompagnare le nostre aziende in un percorso di crescita come stiamo già facendo con alcuni importanti progetti come quello sul maialetto Igp e l’istituzione del comitato».
Antonio Caria