Le giornate europee del patrimonio, promosse dal Consiglio d’Europa con l’appoggio della Commissione europea, aprono ai cittadini le porte di monumenti e siti storici, artistici e naturalistici con l’obiettivo di riflettere sul valore del patrimonio culturale del nostro Paese quale contribuito alla formazione della nostra identità.
Il MUACC (Museo universitario delle arti e delle culture contemporanee) di via Santa Croce, sarà aperto sabato dalle 16.00 alle 22.00 con visite guidate gratuite alla mostra “Paolo Portoghesi. Fotografare il Barocco.”
L’esposizione, promossa dall’Accademia Nazionale di San Luca e realizzata dal museo in collaborazione con il DICAAR(dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura), presenta oltre settanta fotografie del maestro Paolo Portoghesi, figura di riferimento per la storia dell’architettura del XX e del XXI secolo. Contestualmente, nell’aula di Architettura “Stefano Asili”, sarà possibile visitare la mostra “Paolo Portoghesi e la Sardegna. I teatri e le città”, curata da Stefano Mais.
Il museo “Raccolta delle cere anatomiche di Clemente Susini” di piazza Arsenale, eccezionalmente aperto fino alle ore 23 di sabato 28 (ultimo ingresso alle 22.30), custodisce una importantissima collezione di cere anatomiche illustranti il corpo umano. Le cere furono commissionate dal viceré Carlo Felice di Savoia durante la sua reggenza in Sardegna e furono modellate a Firenze tra il 1803 e il 1805. I modelli sono il risultato della cooperazione tra l’artista ceroplasta Clemente Susini, la cui firma originale è riportata in ogni teca, e l’anatomico sardo Francesco Antonio Boi, autore delle dissezioni.
Il Museo di Zoologia aprirà le porte della sua collezione sabato 28 e domenica 29 (con orario 15.30-19.30) con visite guidate gratuite. Il museo di via Fiorelli vanta una collezione di diverse migliaia di esemplari dei principali phyla animali, vertebrati ed invertebrati, dai più piccoli insetti allo scheletro di alcune balenottere. La collezione, che risale all’inizio del 1800, negli anni si è arricchita, grazie ad acquisizioni e scambi con vari musei del mondo e comprende oggi esemplari della fauna sarda, italiana, europea e dei diversi continenti.
La prenotazione alle visite è consigliata.