«La scadenza al 30 settembre dell’accordo tra il Centro regionale di Programmazione e i Comuni di Macomer e Borore ci preoccupa per il futuro dei lavoratori della Tossilo SPA. Quell’accordo garantiva le retribuzioni delle maestranze coinvolte, ma senza un impegno certo da parte della politica regionale il rischio è che questi lavoratori rimangano già dal prossimo mese senza retribuzione.»
A lanciare l’allarme sono i segretari generale e regionale della Fit Cisl, Claudia Camedda e Gianluca Langiu che aggiungono: «Riteniamo che questa vertenza, che tra l’altro sarebbe di facile risoluzione, si trascini da troppo tempo. Il mancato avvio di quell’impianto ci fa temere che il tema stia diventando oggetto di strumentalizzazioni ideologiche».
«Serve che oltre alla questione energetica, la Regione metta mano anche al tema legato all’economia circolare attraverso una gestione integrata del ciclo dei rifiuti. Non è più concepibile – concludono i rappresentanti Fit – che vi siano i centri di stoccaggio, comunemente chiamate discariche, straripanti e, dopo cospicui investimenti, non si riesca ad avviare un’ infrastruttura come quella di Tossilo.»
Antonio Caria